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Maati ucciso a 17 anni a Campi Bisenzio, l’ipotesi dello scambio di persona: “Accoltellato per errore”

Maati, il ragazzo di 17 anni ucciso a coltellate il 29 dicembre a Campi Bisenzio dopo una lite fra gruppi di giovani in una discoteca, potrebbe essere stato ucciso per errore. È quanto emergerebbe dalle indagini sull’omicidio. Sulla base di diversi elementi si è fatta strada l’ipotesi dello scambio di persona.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Aveva soltanto 17 anni Maati, il ragazzo ucciso a coltellate lo scorso 29 dicembre a Campi Bisenzio a seguito di una lite fra gruppi di giovani in una discoteca. Sul caso le indagini stanno andando avanti e si è fatta strada l'ipotesi dello scambio di persona. Il 17enne di Certaldo sarebbe stato colpito a morte per errore.

Infatti, stando a quanto si apprende, non sarebbe stato lui a scatenare l'aggressione ma un ragazzo che gli somigliava e che avrebbe importunato un'amica degli assassini del 17enne. E per questo andava "punito", hanno ricostruito i Carabinieri raccogliendo le testimonianze dei presenti. L'ipotesi sarebbe suffragata anche dalle ultime parole pronunciate dal ragazzo, registrate dalla telecamera di un autobus su cui era salito per sfuggire all'aggressione.

"Non sono stato io. Lasciatemi, vi prego", avrebbe detto ai ragazzi che lo avevano inseguito, prima di ricevere una pugnalata fatale al cuore.

Il 10 gennaio scorso sono stati arrestati tre giovani di 18, 20 e 22 anni con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. Stessa accusa viene contestata anche ad altri due ragazzi di 18 e 20 anni arrestati ieri, giovedì 30 gennaio, "alla luce della particolare efferatezza dell'azione criminosa, palesata nell'azione delittuosa nonostante la giovanissima età".

In tutto sono sei gli indagati che avrebbero preso parte all'agguato e all'accoltellamento che hanno portato alla morte di Maati, tutti residenti a Campi Bisenzio. Fondamentale per le indagini è stata l'analisi delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, sia del locale (estraneo ai fatti) che quelle presenti in strada. In un video si vedono chiaramente i due giovani condotti in carcere ieri inseguire e colpire la vittima.

Gli ultimi accertamenti hanno portato a ricostruire come Maati sia stato dapprima inseguito dai ragazzi, "tutti armati di coltelli ed oggetti contundenti, nel corso di una violenta lite originata per futili motivi; – ha scritto il procuratore capo Filippo Spiezia in una nota, citata dal quotidiano Il Tirreno – successivamente ripetutamente accoltellato in momenti diversi fino a quando, già gravemente ferito, questi cercava di allontanarsi dal luogo dell'aggressione salendo a bordo di un autobus di linea dal quale veniva, tuttavia, fatto scendere con violenza per poi essere mortalmente nuovamente colpito".

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