Lutto a Savona, morta la vice questore Rosalba Garello: per un decennio dirigente della Squadra Mobile
“Oggi Rosalba Garello ci ha lasciato. Mancherà tantissimo a tutti noi…”. Con questo messaggio la questura di Savona ha dato notizia della morte della vice questore ed ex dirigente della Squadra Mobile, Rosalba Garello. La donna, 57 anni, è venuta a mancare la scorsa notte, a causa di un cancro contro il quale non ha potuto nulla.
Una notizia che lascia sgomenta l'intera comunità di Savona dove Rosalba era stimata e dove era arrivata dopo una lunga carriera. Madre di due ragazzi poco più che ventenni, era sposata con Sergio Felici, dirigente della Squadra volanti. Lo aveva conosciuto proprio nella città ligure ma in polizia era entrata nel 1994; con una laurea in Giurisprudenza, era stata assegnata a Milano, alla Squadra Mobile, dove si era occupata di criminalità organizzata.
Nel 1996 il trasferimento a Roma, al Servizio Centrale Operativo dove è rimasta fino al 1999 anno in cui ha frequentato il corso da Commissario ed è stata assegnata alla Questura di Savona dove ha diretto diversi Uffici, le Volanti, l'Ufficio Personale e dal 2009 ha diretto brillantemente la Squadra Mobile dove è rimasta fino a febbraio scorso, assumendo l'incarico di Dirigente della Divisione Anticrimine.
Il 29 giugno del 2021 le era stato consegnato il riconoscimento da parte del Ministero dell’Interno con la lode per le capacità professionali “dimostrate nel corso dell’operazione di Polizia Giudiziaria, che ha consentito di disarticolare un sodalizio appartenente alla criminalità organizzata di stampo mafioso operante in varie località della penisola”.
“La perdita di Rosalba Garello ci lascia affranti – le parole del questore di Savona, Alessandra Simone – ho avuto modo di apprezzare le qualità professionali e umane di Rosalba che è stata un’ottima investigatrice quando ha diretto la squadra mobile e, in questo ultimo periodo, un'eccellente dirigente della divisione anticrimine specializzandosi nel contrasto alla violenza di genere, arrivando a raggiungere risultati prestigiosi proprio grazie alle sue capacità professionali e soprattutto umane”.
La dottoressa Simone la scrive come "una persona preparata, disponibile, un punto di riferimento per tutti". “Il mio sentimento di vicinanza va alla famiglia, ai figli e al marito ai quali mi unisco nel cordoglio – continua la nota – tutto il personale della Questura, tutti i colleghi che in questi anni hanno lavorato con lei, sono costernati da questa notizia che noi tutti non avremmo mai voluto ricevere”.