L’uomo più tatuato di Francia è un prof: “Mi discriminano: ora non posso più insegnare ai bimbi”
Ha la voce tranquilla e posata, parla un fluente inglese dallo spiccato accento francese, eppure a guardarlo assomiglia a uno di quegli esseri demoniaci di un film anni '80. Sylvaine Freaky Hoody è completamente tatuato dalla testa ai piedi, dentro la bocca, sui genitali e anche negli occhi, completamente neri come quelli di un insetto. Nonostante il suo aspetto scioccante è una persona gentile e dal tono di voce misurato.
Un insegnante e insieme un uomo di spettacolo. Freaky Hoody inizia a tatuarsi a Londra, quando lavora lì come insegnante, intorno ai 27 anni. Piano piano, in circa 3 anni e mezzo, si ricopre completamente di tatuaggi. Quando completa il suo primo "layer", cioè il primo strato di tatuaggi su tutto il corpo, è già in Francia e insegna in una scuola per bambini dai 3 ai 6 anni. Contemporaneamente, la sua carriera parallela prende il volo e si trova a posare come modello, a presentare show durante fiere dei tatuaggi, a girare documentari. Insieme alla fama di "uomo più tatuato di Francia" arrivano però anche i problemi.
"Da quando mi sono tatuato in faccia sono cominciate ad arrivare delle lettere di protesta per il mio aspetto – racconta Sylvaine – ma i dirigenti scolastici non ci davano molto peso. Poi un giorno, circa un anno fa, è arrivata la lettera di un genitore che raccontava del figlio, 3 anni, che pare sia stato terrorizzato dal mio aspetto. Diceva che aveva avuto gli incubi, che non riusciva a dormire da quando mi aveva visto".
Sylvaine però non conosce questo bambino e non ha mai avuto modo di parlare con questi genitori. "Si sono fermati al mio aspetto esteriore – spiega Freaky Hoody – infatti nessuno dei bambini cui ho insegnato nel corso degli anni si è mai lamentato di me. Insegno da 12 anni, ho esperienze in molte scuole anche all'estero. Sono un buon insegnante".
Insieme alla lettera però sono arrivate allegate alcune foto di Freaky Hoody completamente nudo. "Sono foto che si trovano su internet – ammette Sylvaine – ma io non vado nudo a scuola, è un pretesto". Quelle foto non sono piaciute alla dirigenza scolastica che, questa volta, non lo difende più. Finisce sospeso per due mesi e confinato in un ufficio a far nulla. Sylvaine però non molla, vuole continuare a insegnare. Così la dirigenza si riunisce nuovamente, questa volta con i responsabili del dipartimento, e Freaky Hoody viene reintegrato a una condizione: insegnamento solo ai bambini dai 7 agli 11 anni, i più piccoli gli sono vietati.
A Sylvaine Helaine va bene così, lui vuole continuare a insegnare e fare contemporaneamente il performer, per lui queste sono due cose distinte. Ci tiene però fare un ragionamento più ampio. "Senza dialogo non c'è comprensione, se le persone non si parlano ci saranno sempre più conflitti. Se ci si ferma all'aspetto esteriore, senza avviare un dialogo, non si può che discriminare. Omosessuali, eterosessuali, bianchi, neri, gialli, non tatuati e tatuati. Siamo tutti uguali. Per questo ho subito una discriminazione".