Lumumba: “Amanda è colpevole. Se la incontrassi le chiederei i soldi”
"L'assoluzione di Amanda mi ha addolorato. E' colpevole, ne sono certo". Sono le parole di Patrick Lumumba, ingiustamente arrestato per l'omicidio di Meredith Kercher, che ai microfoni di La Zanzara dimostra tutta la propria insoddisfazione per il verdetto della Cassazione che ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Patrick nel 2007 si fece un paio di settimane in carcere perché venne accusato proprio dalla ragazza americana, dipendente del suo pub a Perugia che, per schivare le accuse e i sospetti, all’inizio fece il nome del congolese come assassino della coinquilina inglese. “Amanda si è salvata perché è americana e approfitta della posizione del suo Paese, che è un Paese potente. Ha fatto molti soldi, e la giustizia di oggi sulla terra non condanna mai i ricchi", dice Lumumba.
Lumumba se la prende con l'Italia
"Oltre alle cose certe che sono venute fuori sulla sua colpevolezza – dice ancora Lumumba – c'è il fatto che mi ha calunniato. Per quale motivo? Non ci credo che era sotto stress". E il congolese se la prende con lo stato Italiano. “Mi ha danneggiato – dice – perché non è stato in grado di valutare quello che ha detto contro di me. Alla fine mi ha dato solo 8mila euro, ma ha una grande responsabilità”. Troppo pochi, Patrick chiederebbe ciò che gli spetta ancora ad una persona: "Ho preso solo 8mila euro di risarcimento – spiega Lumumba – ma Amanda è negli Stati Uniti, se me la trovassi di fronte le chiederei dei soldi, sicuramente. Ma dipende solo dalla sua volontà". “Non capisco niente della giustizia italiana – sostiene Lumumba – veramente niente. Ma sono sicuro che Amanda sa chi ha ucciso la povera Meredith, deve sapere cosa è successo. Sono convinto. Lei è furba, furbissima. Una grande attrice, un grande talento per recitare. Non è una battuta, sa come ottenere quello che vuole".