L’ultimo saluto alle sorelle uccise dal treno a Riccione: “Non ci lasceremo sbriciolare dal dolore”
È stata una giornata di dolore, lacrime e rispettoso silenzio quella di venerdì 5 agosto a Castenaso, piccolo comune alle porte di Bologna, dove vivevano col padre Giulia e Alessia Pisano, le due giovanissime sorelle travolte da un treno alta velocità alla stazione di Riccione, quasi una settimana fa. Tantissime le persone che si sono strette attorno ai genitori delle ragazze, papà Vittorio e mamma Tania, oltre alla sorella Stefania e ai diversi parenti arrivati in Emilia per le esequie nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio. La giornata dedicata all'ultimo saluto alle due ragazze è cominciata alle otto del mattino con l'apertura della camera ardente, con numerosi coetanei delle giovani e compaesani che probabilmente neppure le conoscevano, tutto accomunati da un dolore immenso per una tragedia impossibile da accettare.
Il sindaco di Castenaso, Carlo Gubellini, che da tempo aveva annunciato il lutto cittadino il giorno dei funerali, ha parlato prima della funzione di “dolore immenso” per tutta la comunità, precisando inoltre come la famiglia, “che in questi giorni ha spalancato il cancello della propria casa al cordoglio di moltissime persone, ha espresso il desiderio di una cerimonia semplice al termine della quale i due feretri saranno condotti a piedi verso il cimitero comunale". E così è stato. Al termine della funzione c'è stato infatti una piccola processione corteo verso il vicino cimitero, con un lungo cordone di gente al seguito delle due bare bianche, proprio come i palloncini fatti volare in cielo dopo l'uscita dalla chiesa.
A celebrare la santa messa sono stati don Francesco Vecchi e don Giancarlo Leonardi, il quale ha detto: “Il dolore è enorme, il male sembra avere vinto. Noi oggi quasi sottovoce, perché ci sentiamo piccolissimi sussurriamo, ad ogni cuore e ad ogni vita, soprattutto a papà Vittorio e mamma Tania, sussurriamo che il bene è più forte del male. Il dolore lo vivremo insieme non ci lasceremo sbriciolare". Presenti diversi rappresentanti delle istituzioni locali e non solo: dall'assessore regionale Irene Priolo alla sindaca di Riccione, Daniela Angelini. Dal questore di Rimini, Rosanna Lavezzaro, al senatore bolognese Pier Ferdinando Casini. Letto durante la messa anche il messaggio dell'arcivescovo di Bologna, nonché presidente della Cei, Mons. Matteo Zuppi. Un lungo applauso ha accompagna l'uscita dei feretri: la Procura di Rimini, che aveva aperto un fascicolo quasi per formalità, ha annunciato la chiusura delle indagini, ma il dolore grandissimo per questa tragedia è destinato a durare ancora per tantissimo tempo.