L’ultimo saluto a Yahya, 18enne annegato nel Secchia: “Lo aspettavamo all’esame di maturità”

“Era un ragazzo speciale che non sarà mai dimenticato”, così amici, parenti e i tanti che lo avevano conosciuto hanno ricordato Yahya Hkimi, il 18enne annegato nel fiume Secchia a Modena, trascinato dalla corrente dopo un tuffo per gioco nel fiume dove si trovava con un amico. Tanto dolore e tanta commozione ieri alla Moschea di via delle suore dove si son svolti i funerali del giovane con rito islamico.
Centinaia le persone che hanno affollato nel pomeriggio di martedì la sala usata come centro islamico dalla comunità locale e allestita per il funerale di Yahya. Oltre ai famigliari in Italia, per l’addio a Yahya sono accorsi i parenti dalla Francia e le istituzioni locali rappresentate dall’assessore ai servizi sociali del comune di Modena ma erano presenti soprattutto tantissimi suoi amici, sia quelli di scuola sia gli altri, e le insegnanti.

“Lo aspettavamo all’esame di Maturità, siamo sconvolti” raccontano gli amici di scuola che ancora faticano a farsi una ragione di quanto accaduto a Yahya descritto da tutti come “Un giovane che amava la vita e pieno di energia che voleva sempre fare tante cose”. Per il 18enne infatti era l’anno del diploma e proprio oggi avrebbe dovuto sostenere la prima prova della Maturità come gli altri suoi coetanei in tutta Italia ma un tragico destino lo ha portato via per sempre all’affetto dei suoi cari e dei tanti che gli volevano bene.

L’adolescente frequentava l’istituto Socio-Commerciale-Artigianale Cattaneo-Deledda di Modena dove tutti lo ricordano commossi. “Amava vivere e si stava preparando per l’esame di maturità, voleva prendere il diploma e poi aiutare le persone in difficoltà come gli anziani” hanno raccontato compagni e famigliari. Yahya Hkimi infatti sul suo futuro lo vedeva nel sociale dopo la bella esperienza che aveva fatto durante il periodo di alternanza scuola-lavoro in una struttura di servizi socio-assistenziali per persone anziane non autosufficienti.
“Era un ragazzo speciale, un ragazzo d’oro e con la testa a posto, amava scherzare con me quasi come amici, ho perso un tesoro” ha ricordato il padre Moundir Hkimi nel suo dolore profondo e composto, circondato dall’affetto di tutta la comunità. La salma di Yahya è stata tumulata nel cimitero di Ganaceto, nell’area dedicata al culto islamico