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L’ultimo regalo di nonna Elena, alla morte a 93 anni dona fegato e reni e salva 2 persone

Madre di cinque figli, nonna di nove nipoti e bisnonna di due pronipoti, la 92enne col suo gesto ha salvato due vite. “Donare gli organi e i tessuti, anche da grandi anziani, significa realmente salvare vite umane o alleviare gravi sofferenze” hanno ricordato dall’Asl veneta, concludendo: “Non è mai troppo tardi per fare del bene. Questo è l’insegnamento che ci piace mettere sotto l’albero di Natale”.
A cura di Antonio Palma
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immagine di archivio
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"Per noi è stato un gesto bellissimo, di cui andiamo orgogliosi”, così i figli di nonna Elena (il nome è di fantasia) hanno descritto l’ultimo straordinario gesto di generosità dell’anziana donna veneta di 93 anni che, venuta a mancare improvvisamente per emorragia cerebrale, ha donato i suoi organi, i due reni e il fegato, salvando e dando nuove speranze a due persone bisognose di trapianto urgente.  A raccontare la storia è stata l'Ulss 6 Euganea, l'azienda sanitaria locale dove gli organi sono stati prelevati, giudicati idonei al trapianto e inviati in altri ospedali d'Italia dove sono stati innestati su due pazienti in lista d'attesa. L’espianto è stato eseguito da una equipe di medici specializzati all'Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Monselice, in provincia di Padova. A rendere possibile il tutto sono stati i cinque figli della signora che hanno dato l’ok all’espianto dando seguito però a una esplicita volontà della stessa donna.

Madre di cinque figli, nonna di nove nipoti, bisnonna di due pronipoti, la signora infatti è stata descritta da tutti come una persona altamente generosa, sensibile e altruista. "Quando i medici ci hanno ventilato l'ipotesi della donazione, noi familiari non abbiamo avuto dubbi” ha spiegato infatti uno dei figli, aggiungendo: “Mia madre è sempre stata una persona accogliente, che faceva beneficenza, molto religiosa, una persona che teneva la porta sempre aperta". " Mia madre, classe 1926, cattolica, generosa, sempre disponibile, avrebbe voluto così. In Ospedale a Monselice abbiamo trovato persone speciali, straordinarie, molto in gamba e molto umane. Persone che, con la loro sensibilità, contribuiscono a fare miracoli" ha concluso l’uomo sensibile al tema e iscritto all'Aido (Associazione italiana donatori d'organi) da trentacinque anni. Una donazione possibile perché la donna è stata sempre in salute e i suoi organi, in buono stato, potevano permettere ad altri di continuare a vivere.

“Donare gli organi e i tessuti, anche da grandi anziani, significa realmente salvare vite umane o alleviare gravi sofferenze: il trapianto, e lo dico da medico prima che da direttore generale, rappresenta l’unica vera cura per un numero crescente di patologie che intaccano la funzionalità degli organi e che non rispondono più alle terapie tradizionali. È necessario quindi che aumenti sempre più il numero degli organi donati e crescano la sensibilità e la cultura del dono” ha ricordato il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta, concludendo: “Esprimo il più sentito ringraziamento all’incommensurabile gesto della signora Elena, ai suoi familiari che hanno dato prova, nel forzoso distacco, di grande umanità e profondo senso civico e a quanti hanno permesso il trapianto, che è sempre un miracolo di vita. Bisnonna Elena con il suo gesto, compiuto nel 2019, ci lascia un grande testamento: non è mai troppo tardi per fare del bene”.

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