Nell’ultima telefonata di Pierina ai figli movente dell’omicidio: “Manuela Bianchi? Ha trovato uno coi soldi”
Mentre resta per il momento in carcere Louis Dassilva, l'unico indagato per l'omicidio della 78enne Pierina Paganelli trovata morta il 3 ottobre 2023 nel garage del palazzo di via del Ciclamino a Rimini, si inseguono le ipotesi sul movente del delitto, fondamentale secondo chi investiga per comprenderne le dinamica e i protagonisti. La supposizione formulata nero su bianco da chi indaga nell'ordinanza per l'arresto del metalmeccanico 34enne è che alla base dell'omicidio vi fosse la paura da parte dell'uomo e di Manuela Bianchi che Paganelli scoprisse la loro relazione extraconiugale.
Le paure di Bianchi e Dassilva, seppur concrete, erano di fatto molto diverse secondo i magistrati. Manuela Bianchi aveva paura di perdere la figlia minorenne a causa di questo nuovo amore e del rapporto che Paganelli aveva con la nipote, mentre Dassilva temeva di perdere la relazione con la vicina di casa e i "benefici economici" che gli venivano al contempo garantiti dal matrimonio con Valeria Bartolucci.
La telefonata di Pierina del 30 settembre 2023
Manuela Bianchi aveva già rivelato al marito Giuliano Saponi l'esistenza di un'altra persona nella sua vita, senza però avergli mai detto il nome e cognome del nuovo amante. L'uomo aveva raccontato quanto appreso da Bianchi alla madre e i rapporti tra la 78enne e la nuora si erano notevolmente raffreddati.
La "svolta" sarebbe però arrivata per le autorità nel mese di settembre quando Manuela sarebbe venuta a conoscenza della telefonata tra la suocera e i due figli, Chiara e Giacomo Saponi. Secondo quanto da lei raccontato agli inquirenti, avrebbe udito lei stessa dal balcone di Bartolucci la conversazione in vivavoce della suocera, ma questa versione dei fatti è stata poi smentita dalla moglie di Dassilva.
In questa conversazione telefonica avvenuta tra Pierina e i due figli, la 78enne avrebbe accusato Manuela Bianchi di aver "finalmente trovato un uomo con i soldi".
L'invito di Valeria Bartolucci durante la telefonata del 30 settembre
Secondo quanto riferito da Manuela Bianchi, Bartolucci l'avrebbe invitata a sentire con le sue orecchie la telefonata che in quel momento era in corso tra Pierina e i figli dal balcone della sua abitazione. Questa circostanza è stata sempre negata dalla moglie di Dassilva, che però sostiene di aver raccontato lei stessa all'ex amica il contenuto della chiamata in data 2 ottobre 2023, un giorno prima che si verificasse l'omicidio.
"Pierina stava dicendo alla figlia più o meno queste parole: ‘Come farà Giuliano ad avere una vita bella e felice con Manuela che da 3 anni dorme sul divano?'. Diceva che non era più neanche una moglie, era solo una finta. Diceva che la famiglia di Giuliano era ormai finita. Io la risposta di Chiara non l'ho sentita perché era una telefonata, non era in vivavoce" ha raccontato Bartolucci al pm.
Questa versione dei fatti sarebbe stata confermata dalle chat tra Bartolucci e Bianchi. La seconda, nonostante l'invito dell'amica a raggiungerla nel suo appartamento per ascoltare, non si era recata a casa sua e così Bartolucci aveva riassunto il contenuto della telefonata tramite messaggio. "Tua suocera era al telefono con il figlio Giacomo e parlavano di te – aveva scritto Bartolucci nell'sms -. Ieri con Chiara. Se fossi venuta da me avresti sentito con le tue orecchie. Sono un covo di serpenti. Insinuano pure che tu ti sia invaghita di un altro. Non sono mai riuscita a registrarla perché fuori c'è rumore, ma tramano qualcosa".
"Adesso – ha continuato a scrivere Bartolucci per consolare la vicina di casa – vogliono incolpare te del fatto che lui guarda le altre donne dicendo che tu da tre anni dormi sul divano e non fai la moglie. Non devi piangere. Tua suocera è rivoltante".
I messaggi a Louis Dassilva sulla conversazione tra Pierina e i figli
Poco dopo aver appreso della telefonata udita da Bartolucci, Manuela Bianchi avrebbe mandato a Louis Dassilva un messaggio nel quale riassumeva l'intera vicenda. "Ho una figlia – spiegava nell'sms – e ho il terrore di perderla. Non riesco a pensare di stare senza di te, quindi non trovo una soluzione a tutto questo. Mentre provo tutto questo, cerco di stare dietro a tutti gli altri miei problemi: mio marito, mia figlia e la fede".
I timori di Dassilva alla base del presunto omicidio
Mentre Manuela avrebbe avuto paura di perdere sua figlia con l'emergere della relazione extraconiugale, Dassilva avrebbe invece temuto che Pierina potesse rivelare tutto alla moglie Valeria, impedendogli così di continuare a "godere dei benefici economici" dati dal matrimonio pur restando al fianco della vicina di casa, la donna della quale diceva di essere innamorato.
Per questo motivo, per proteggere la propria relazione e i "sentimenti" di Manuela, avrebbe orchestrato il delitto preparandosi un alibi che però non avrebbe retto alle indagini degli inquirenti.
A sostenere quest'ipotesi investigativa ci sarebbero i messaggi che scambiava con Bianchi. Quando Manuela gli confidava le sue preoccupazioni relative a quanto Pierina sapesse della loro relazione, Dassilva le scriveva: "Questi non ti vogliono, per loro sei solo una serva e basta, niente altro. Mi fa così male".
"A me manchi – rispondeva Bianchi – e tu presto ti stancherai. Devo considerare tutte queste cose, tu devi stare dietro a tre famiglie e non puoi dividerti più di quello che fai. In realtà è da sempre che le considero, ma non riesco a considerare di stare senza di te".