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Lui la massacra di botte. Lei, dall’ospedale, gli dice: “Mi manchi da morire, voglio stare con te”

Rosaria Aprea, ancora ricoverata in prognosi riservata, perdona il fidanzato che l’ha quasi ridotta in fin di vita.
A cura di Davide Falcioni
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In un'intervista rilasciata ieri al Corriere del Mezzogiorno Rosaria Aprea, la ragazza ventenne di Macerata Campania pestata dal suo fidanzato lunedì scorso, e che per questo ha subito l'asportazione della milza, ha detto di amare ugualmente quel ragazzo e voler tornare insieme a lui. La donna si è anche lasciata fotografare, nel tentativo di dimostrare che non è vero che è stata picchiata. All'addome i medici hanno dovuto operarla due volte in poche ore: prima per asportarle la milza e poi per fermare una emorragia interna che se, fossero passati ancora pochi minuti, avrebbe potuto ucciderla. E ancora oggi la prognosi non è stata sciolta.

Questo non è bastato a Rosaria per mettere la parola fine su una storia che, anche in passato, era stata caratterizzata dalle violenze di lui. Rosaria, infatti, continua a difenderlo: "Non voleva farmi del male", dice. E prosegue: "Ci amiamo e non vedevamo l'ora di andare a vivere insieme con nostro figlio". Qualche giorno fa la ragazza diceva cose diverse:  "Non ci torno assieme. Non lo odio, provo rabbia. Però lo so che adesso è finita". Oggi, invece, vuole addirittura ritirare la denuncia, per il terrore che lui rimanga in carcere: "Sto male al pensiero che sia rinchiuso in carcere. Non voglio che Antonio resti ancora lì dentro. Lo so che non si è reso conto di quello che mi ha fatto e voglio tornare con lui. Vorrei poterlo incontrare perché sono certa che si è pentito. Vorrei potergli dire da vicino: mi manchi tanto, vorrei tornare a passare le nostre serate assieme sul divano della tavernetta". Fortunatamente, tuttavia, per lesioni gravi come quelle che le ha provocato il fidanzato, la Procura procede d'ufficio. Lei può perdonarlo, se crede, ma il magistrato va avanti per conto suo.

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