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Lui era nato donna, lei uomo: si innamorano e si sposano dopo il doppio cambio di sesso

Si sono conosciuti durante l’iter per cambiare sesso e non si sono più lasciati: si sono sposati questa mattina Emanuele Loati e Maura Nardi.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto dal profilo Facebook di Antonio Bravi, sindaco di Recanati.
Foto dal profilo Facebook di Antonio Bravi, sindaco di Recanati.

È finalmente arrivato il grande giorno per Emanuele Loati e Maura Nardi, 25 e 42 anni, che questa mattina sono convolati a nozze a Recanati. I due si sono conosciuti circa tre anni fa durante il percorso di transizione per il cambio di sesso. Entrambi aveva già avviato il percorso necessario per cambiare sesso quando si sono conosciuti e, da quale momento, non si sono più lasciati.

Insieme hanno completato l'iter medico e burocratico e, non appena ricevuti i nuovi documenti, hanno programmato il matrimonio che si è tenuto oggi con la presenza di parenti, amici e colleghi di lavoro. Negli inviti, come riporta il Resto del Carlino, il disegno di un piccolo arcobaleno simbolo della comunità LGBT+.

La cerimonia di nozze

Fra gli invitati anche il sindaco di Recanati, Antonio Bravi, che ha pubblicato alcune foto della cerimonia sui social network. "I migliori auguri alla nostra dipendente comunale Maura e a Emanuele, oggi sposi, che coronano con la scelta del matrimonio un lungo percorso, che li ha fatti incontrare e poi decidere di condividere più fortemente la loro vita", ha scritto il primo cittadino del comune marchigiano su Facebook.

"Con te ho scoperto l’importanza della vita insieme: quella di condividere ogni emozione e di affrontare insieme ogni problema – ha ricordato Maura durante la celebrazione – L'affermazione di genere non è un gioco e aver concluso insieme questo percorso rende tutto un po' speciale, ma per il resto siamo semplicemente una coppia che si sposa".

La storia fra Maura ed Emanuele

Aspettavano da tempo questo giorno. Finalmente, dopo aver ricevuto le nuove carte d'identità, è stato possibile organizzare il matrimonio. Maura aveva iniziato il percorso di transizione nel 2016: si è rivolta ad uno psicologo e poi al Movimento identità transessuale di Bologna prima di iniziare la terapia ormonale. "Per me è stato quasi più semplice convivere con la cecità che con l'incongruenza di genere – ha spiegato la donna, cieca da tempo – Se perdi la vista, con l'aiuto di familiari e amici in qualche modo puoi riorganizzare la tua vita. Dopo il coming out ho perso molti amici, ne ho trovati di nuovi. E il mio compagno".

I due, come hanno dichiarato qualche mese fa, si sentono già da tempo una famiglia: "Pensiamo alla possibilità di avere dei figli, magari adottandoli – hanno dichiarato – Per noi è una cosa naturale, purtroppo sappiamo che non per tutti è così".

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