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L’Ue dice “stop cannucce”, ma qualche disabile già si spaventa

Molte realtà come quella di Starbucks hanno già attuato questa saggia scelta di riduzione della plastica. Speriamo che questo giustissimo provvedimento ecologico venga portato a termine in modo drastico, ma tenendo in considerazione le esigenze di tutti: basterebbero piccoli accorgimenti affinché chiunque possa vivere in un mondo più pulito e più inclusivo.
A cura di Iacopo Melio
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Sono in arrivo alcune norme europee riguardanti i prodotti usa e getta come contenitori per alimenti, tazze e bicchieri, posate, cotton fioc, attrezzi per la pesca, agitatori per bevande, aste dei palloncini e altro ancora. Non verranno "colpiti" invece oggetti come salviette umidificate e assorbenti, non esistendo alternative eco-friendly, anche se il loro packaging verrà minimizzato il più possibile.

L'obiettivo è chiaro e ovviamente condivisibile: combattere la plastica, responsabile dell'85% dell'inquinamento riguardante oceani e spiagge di tutto il mondo ma non solo, danneggiando anche uomini e animali con la sua dispersione nel cibo, nell'acqua e nell'aria.

Dopo il divieto dei sacchetti in plastica risalente al 2015, da Bruxelles si sta cercando di incentivare la ricerca di materiali riciclabili. Ma intanto si è proposto un bando di oggetti nocivi che riguarderebbe anche le cannucce, ed è stata proprio quest'ultima scelta a mettere sull'attenti una fascia considerevole di cittadini: le persone con disabilità.

Qualora non si riuscisse a trovare un'alternativa, ad esempio inserendo cannucce di carta nei locali come bar, ristoranti, mense, fast-food ecc… Non resterebbe, nel caso peggiore, che l'eliminazione completa delle cannucce, lasciando solamente i contenitori delle bevande. Nel caso in cui ciò si verificasse, potrebbe essere un problema per coloro che non riescono a bere ad un bicchiere o ad una tazza liberamente: quello che per molti di noi è un gesto scontato e naturale, infatti, per altri è qualcosa di inaccessibile a causa di problemi di deglutizione o impossibilità motorie, ad esempio per una scarsa manualità o per tante altre ragioni.

Molte realtà come quella di Starbucks hanno già attuato questa saggia scelta di riduzione della plastica. Speriamo quindi che questo giustissimo provvedimento ecologico venga portato a termine in modo drastico, ma tenendo in considerazione le esigenze di tutti, anche dei disabili: basterebbero piccoli accorgimenti affinché chiunque possa vivere in un mondo più pulito e più inclusivo. Noi ci speriamo.

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Laureato in Scienze Politiche (curriculum in "comunicazione, media e giornalismo"). Racconta le storie degli altri come giornalista, scrittore e attivista per i diritti umani e civili. Vincitore del Premio "Cittadino Europeo" nel 2017, è stato nominato "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" da Sergio Mattarella nel 2018.
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