Lucia Zingariello e il sesso con l’assessore De Fanis: “Sono colpevole di essere donna”
"Sono colpevole di essere una donna, ecco cosa ho imparato soprattutto da questa storia. Se avessi messo un burqa anziché il bikini, non mi avreste mai trattato in questo modo, insomma non mi avreste massacrato". E' quanto racconta oggi al Corriere della Sera, Lucia Zingariello, 34 anni, l’ormai celebre ex segretaria di Luigi De Fanis, ex assessore regionale abruzzese alla Cultura. L'uomo è accusato di averle fatto firmare un contratto che prevedeva una retribuzione in cambio di sesso. Oggi potrebbe essere il giorno del confronto all’americana tra i due. L'uomo è giunto con la famiglia e i suoi due legali al tribunale di Lanciano, dove sarà interrogato nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato per il tentato omicidio della moglie, Rosanna Ranieri.
Zingariello ha raccontato ai pm che "Cicciobello", così come lo chiamava confidenzialmente, voleva avvelenare sua moglie e dopo aver tentato di ucciderla avrebbe fatto una registrazione nella quale si odono i rigurgiti della donna, dopo che, ha spiegato la stessa ex segretaria, De Fanis le avrebbe somministrato un farmaco che può portare all’arresto cardiaco. L'ex assessore in queste ore è imbarazzato. " Sono imbarazzatissimo", scrive ancora il Corriere della Sera. "La saluterò, certo, ma giusto un saluto e via. Per il resto, mi toccherà di nuovo raccontare davanti a tutti il mio privato, la mia passione per lei. E questo sarà ancor più mortificante, perché in tribunale ci sarà mia moglie come parte offesa". Intanto i suoi avvocati si limitano a chiudere la storia del tentato omicidio come "uno scherzo, una frase detta lì per farsi bello, per pavoneggiarsi".
