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Lucia Salcone morta nell’auto in fiamme: il sospetto dell’incidente simulato dal marito

Stamattina sono cominciati i rilievi sull’auto carbonizzata della coppia. Il marito Ciro Caliendo, imprenditore vitivinicolo, è indagato per omicidio volontario. La procura di Foggia ha il sospetto che l’incidente avvenuto a fine settembre sulla SP13, tra San Severo e Castelnuovo della Daunia, sia stata una messinscena dell’uomo.
A cura di Biagio Chiariello
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Stanno andando avanti le indagini sulla morte di Lucia Salcone, la 47enne di San Severo, deceduta in seguito a un incidente stradale mentre era in auto con il marito, Ciro Caliendo, il 27 settembre scorso sulla provinciale 13 tra San Severo e Castelnuovo della Daunia.

Oggi sono cominciati i rilievi sulla vettura della coppia, al momento dei fatti guidata dall'uomo, 46 anni, imprenditore vitivinicolo, indagato per omicidio volontario. Gli investigatori sospettano che l’incidente possa essere stato una messinscena dell’uomo. L'obiettivo degli inquirenti, anche e soprattutto attraverso la perizia sui resti della vettura, che si trova in un deposito giudiziale, è quello di ricostruire e verificare la dinamica del sinistro e accertarne la natura.

Sempre in data odierna, 9 ottobre, presso la procura di Foggia sarà conferito incarico ai periti per gli esami tossicologici sui campioni prelevati durante l'esame autoptico eseguito sulla vittima. I risultati delle analisi saranno presentati entro 60 giorni e verranno esaminati dagli inquirenti, insieme ai dati dell’autopsia eseguita dal prof. Luigi Cipolloni, dai quali sarebbe peraltro emerso una ferita alla testa.

Intanto, resta ancora sotto sequestro la villetta della famiglia della vittima. Si tratta di un sequestro probatorio – come ha chiarito uno dei legali dell'indagato, l'avvocato Angelo Masucci – con l'obiettivo di effettuare esami irripetibili.

Lucia Salcone
Lucia Salcone

I difensori di Caliendo sostengono che l’incidente sia stato frutto di “una drammatica fatalità”, ma la Procura ha evidenziato varie incongruenze nella ricostruzione dei fatti e ha deciso di procedere con ulteriori accertamenti.

In particolare, il 46enne sostiene che la coppia aveva trascorso la serata a cena insieme ad alcuni amici e, prima di tornare a casa, era passata a controllare alcuni vigneti che erano stati recentemente oggetto di furti. Durante il tragitto sulla Provinciale 13, la macchina è uscita di strada, schiantandosi contro un albero, per poi incendiarsi. I familiari della vittima, rappresentati dall’avvocato Michele Calvano, non hanno avanzato alcuna ipotesi e “confidano, come tutti, negli esiti delle indagini”.

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