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Lucia Salcone morta nell’auto bruciata dopo lo schianto: esami tossicologici e marito indagato per omicidio

La Procura di Foggia ha chiesto al medico legale esami tossicologici e accertamenti sul blocco cuore-polmoni di Lucia Salcone, la donna morta carbonizzata nello schianto dell’auto guidata dal marito. L’uomo è indagato per omicidio ma assicura che si è trattato di una tragica fatalità.
A cura di Antonio Palma
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Lucia Salcone
Lucia Salcone

Dopo l’autopsia, disposti anche gli esami tossicologici sui resti di Lucia Salcone la donna foggiana  morta carbonizzata nello schianto dell’auto guidata dal marito nella notte tra venerdì e sabato scorsi, lungo la Provinciale 13, in agro di San Severo. Gli ulteriori accertamenti medico legali sono stati disposti dalla magistratura che vuole fare piena luce su quanto accaduto alla 47enne e ha aperto un fascicolo di indagine a carico del marito della donna con l’ipotesi di reato di omicidio volontario.

In particolare la Procura di Foggia ha chiesto al medico legale accertamenti sul blocco cuore-polmoni per verificare se la vittima abbia respirato i fumi sprigionatisi dal rogo dell'autovettura e accertare le cause del decesso di Lucia Salcone. L’autopsia, condotta dal professor Luigi Cipollini del dipartimento di Medicina legale dell'Università di Foggia, è avvenuta alla presenza dei consulenti dell'indagato e dei familiari della donna.

Ulteriori perizie ma di tipo tecnico sono state disposte dagli stessi pm anche sull’auto incendiata dopo lo schianto, un Fiat 500. Il tutto servirà a dare un quadro più chiaro della dinamica dell’incidente ed escludere altre ipotesi emerse in seguito alle prime indagini della Polizia Stradale e della Squadra Mobile.

Secondo gli avvocati del marito della donna, si tratta di accertamenti che serviranno a confermare che si è trattato di una drammatica fatalità come sostiene l’indagato. Nei confronti dell’uomo non è stato disposto alcun provvedimento restrittivo e per i suoi legali il fascicolo è solo un atto dovuto per permettergli di nominare i consulenti di parte durante gli esami irripetibili. L’uomo sostiene di aver sbandato schiantandosi contro un albero e di aver perso il cellulare nella vettura in fiamme senza poter lanciare subito l’allarme.

“Era stato a cena in pizzeria con la moglie e gli amici della scuola di ballo e al rientro da una serata trascorsa in maniera serena, ha portato con sé la moglie a controllare uno dei fondi agricoli in cui aveva subito un furto, tra l’altro sulla strada di casa. La sua vettura è uscita di strada per evitare un’altra auto che procedeva nel senso opposto di marcia al centro della carreggiata e con una sola luce di posizione” è la ricostruzione dell’avvocato a l'Immediato, aggiungendo: “Ad oggi, la Procura non ha elementi oggettivi per determinare cause e circostanze del decesso della donna. Quindi è giusto che vengano fatti tutti gli accertamenti del caso”.

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