Luce, gas, autostrade, spesa e trasporti: tutti i rincari per le famiglie italiane nel 2018
Bollette più care, nuovi costi aggiuntivi sulla spesa al supermercato, aumento dei pedaggi autostradali, tariffe dei rifiuti gonfiate: il 2018 si apre con pessime premesse per le famiglie italiane. Nell’anno appena iniziato sono infatti previsti rincari per i consumatori in tantissimi settori: dall’elettricità al cibo che arriverà sulle nostre tavole. Una stima elaborata da Adusbef parla di 952 euro di spese in più a famiglia durante il 2018. Andiamo a vedere quali saranno i dieci principali rincari previsti per quest’anno, avvertendo che si tratta di previsioni soggette in ogni caso a una serie molto ampia di variabili, fra cui i singoli consumi e le oscillazioni continue dei prezzi dell'energia (combustibili fossili, eccetera).
Pedaggi autostradali
Tra gli aumenti di prezzo più odiati dagli italiani c’è quello riguardante il pedaggio delle autostrade. L’aumento medio delle tariffe per il 2018 in tutta la rete nazionale è del 2,74%. Ma in alcune tratte i rincari sono decisamente maggiori: si passa dal +13,9% della Milano-Serravalle al +52,69% per la Aosta Ovest-Morgex. Salgono anche i costi sulla tangenziale di Napoli (il prezzo ora è di un euro) e sulla Roma-Teramo.
Bollette della luce
Le bollette della luce costeranno il 5,3% in più per le famiglie italiane. Il motivo è da rintracciare soprattutto nell’incremento dei prezzi all’ingrosso e nell’aumento dei costi di approvvigionamento. Questo aumento dovrebbe interessare, nello specifico, 22 milioni di famiglie su 29 milioni totali.
Bollette del gas
Per una famiglia tipo il gas nel 2018 costerà il 5% in più. I prezzi varieranno soprattutto a causa della crescita della componente ‘materia prima’, cioè l’aumento delle quotazioni del gas attese nei mercati all’ingrosso, in particolare durante i mesi invernali.
L'acqua
Non va molto meglio per quanto riguarda la componente acqua. Anche in questo caso, secondo le stime dell’Adusbef, i costi per le famiglie italiane aumenteranno: parliamo di 45 euro in più durante tutto l’arco dell’anno.
La tariffa sui rifiuti
Il blocco sui tributi comunali potrebbe portare molte amministrazioni locali ad aumentare la Tari, l’unica tassa municipale su cui rimane loro margine di cambiamento. Così, sempre secondo le stime dell’Adusbef, le famiglie italiane pagheranno mediamente 49 euro in più per la tariffa sui rifiuti.
I sacchetti per la spesa
Dal primo gennaio i consumatori dovranno pagare i sacchetti – obbligatoriamente biodegradabili e compostabili – utilizzati per frutta, verdura, pane, pesce e carne all’interno dei supermercati. Un rincaro non esorbitante (tra i 4 e 12 euro a famiglia secondo le prime stime) e che ha l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da plastiche.
Il costo del carburante
Il petrolio torna a salire e così, come ovvia conseguenza, aumentano anche i prezzi dei carburanti, benzina e diesel. Un incremento non stimato ancora con precisione ma che comporta anche altre maggiorazioni di prezzo: più costa il carburante, più costa il trasporto di qualsiasi tipo di merce e quindi anche il suo prezzo finale ne subisce l’influenza.
Il trasporto pubblico
Gli aumenti per i costi del trasporto pubblico non saranno su base nazionale, ma in alcune grandi città si registreranno prezzi più elevati. Per esempio, a Napoli il biglietto dell’autobus costerà 1,20 euro arrivando poi 1,30 euro nel 2019. A Milano, invece, l’aumento scatterà solamente nel 2019, quando i biglietti della metro arriveranno a costare 2 euro.
Ticket sanitari
Brutte notizie in arrivo anche sotto l’aspetto delle cure per le famiglie italiane: ad aumentare saranno anche i ticket sanitari. Una prima stima elaborata da Federconsumatori prevedeva un incremento dei costi pari a circa 41 euro per famiglia. I dati Adusbef, leggermente più recenti, parlano invece di un sovrapprezzo medio di 55 euro.
Tariffe postali e costi bancari
Aumenti sono previsti anche nelle operazioni effettuate alle poste o in banca. In particolare, si prevede un costo medio più alto di 18 euro per famiglia sulle tariffe postali e di 38 euro per i costi bancari.