Lucca, operaio muore schiacciato da un macchinario in una cava di marmo: scioperano i colleghi
Andrea Figaia, un operaio di 59 anni di Carrara, è morto ieri a causa di un gravissimo incidente sul lavoro all’interno della cava di marmo di Borra Larga sul Monte Corchia a Levigliani di Stazzema (Lucca). Stando a una prima ricostruzione, sembra che l'uomo sia stato schiacciato tra un macchinario manovrato tramite telecomando e utilizzato nelle gallerie e la parete rocciosa. I primi soccorsi sono stati prestati dai colleghi e sul posto sono presto intervenute l’automedica di Querceta, un’ambulanza, i Vigili del fuoco, Carabinieri, il Soccorso Alpino e tecnici della prevenzione della USL.
Figaia era residente ad Avenza, quartiere di Carrara, la "città del marmo", dove la notizia si è diffusa rapidamente generando sconcerto e cordoglio. La vittima per altro è un omonimo di Andrea Figaia, segretario provinciale della Cisl. Alla cava, una volta appresa la notizia della tragedia, si è recata anche la segretaria generale della FILLEA CGIL di Lucca. Le sigle sindacali hanno indetto uno sciopero del settore, sia nel comprensorio versiliese che quello massese, per l’intera giornata di oggi, giovedì 29 ottobre.
Gli operai iscritti a Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Lucca e Massa Carrara hanno incrociato le braccia per dire “basta alle morti sul lavoro. “Anche in Toscana bisogna fare di più per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro, così non si può andare avanti, è inaccettabile. Occorre senso di responsabilità da parte delle imprese e occorrono più controlli da parte degli enti preposti. Invitiamo anche le istituzioni e la nuova giunta della Regione Toscana ad affrontare il problema”, ha dichiarato la segretaria generale di Fillea Cgil Toscana Giulia Bartoli.