Lucca, 34 rapine in 6 anni per “vendicarsi” del suo direttore di banca

Trentaquattro rapine in banca, tra colpi tentati e riusciti nell'arco di sei anni. A partire dal 2010 un sessantenne originario di Bagni di Lucca aveva portato a segno rapine tra Lucca e altre città in Toscana ed Emilia che gli avevano fruttato in totale un bottino di circa 80.000 euro. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri di Lucca e, durante l'interrogatorio dello scorso primo luglio, avrebbe ammesso le sue responsabilità per tutti i colpi contestati. Il sessantenne ha spiegato di aver iniziato "a seguito di alcuni problemi finanziari per i quali aveva ritenuto ‘responsabile' in particolare il direttore di una filiale" di banca. Aveva deciso, così, di "riappropriarsi del proprio denaro". Ventidue rapine o tentate rapine si sono verificate in provincia di Lucca, otto in quealla di Pistoia, una a firenze, due in provincia di Bologna e una in quella di Modena.

I colpi sono iniziati nel marzo del 2010. La modalità era sempre la stessa: il rapinatore minacciava i dipendenti con una pistola giocattolo – molto simile a una semiautomatica nera – e poi fuggiva con il bottino, in sella a una bicicletta o di un motorino. L'unico particolare a cambiare era il travisamento del sessantenne: inizialmente agiva con cappello e occhiali, poi ha iniziato a utilizzae un casco.

I colpi messi a segno sono stati tredici, mentre ventuno sono state le rapine tentate. I sospetti delle forze dell'ordine sono nati grazie a un un furgone Fiat Ducato notato dai carabinieri in occasione di un colpo ad Altopascio, a marzo scorso. Sul veicolo, utilizzato per trasportare la bici o il motorino,  è stato installato un gps che ha consentito di seguire le mosse del sessantenne e di fermarlo prima che portasse a termine un nuovo colpo, che secondo gli inquirenti si sarebbe verificato a Fornaci di Barga.