Luca, prima adottato e poi scaricato in un orfanotrofio “perché gay”
La triste storia di Luca, il nome è inventato, è quella di un ragazzo di 14 anni discriminato dagli amici e anche dai genitori. Un giovane vittima di bullismo e di omofobia, “troppo complicato” per quei genitori affidatari che l’avevano preso in casa. E che, forse proprio a causa dell’inclinazione omosessuale del 14enne, lo hanno riportato nella casa-famiglia dove lo avevano preso. Genitori affidatari che hanno costretto Luca a subire in pochi anni di vita due terribili abbandoni. Della storia del giovane Luca ne parla Marida Lombardo Pijola nel suo blog su Il Messaggero. Luca è stato abbandonato due volte: dai genitori naturali a cui è stato sottratto in tenera età e dai genitori affidatari. Quegli stessi genitori – definiti sul blog come “due brave persone sui quaranta” – che lo hanno voluto con tanta forza e tanto desiderio non avendo potuto concepire dei figli naturali.
“Ci crea troppi problemi” – Genitori affidatari che hanno scelto di portare Luca a casa con loro convinti che quel ragazzino potesse colmare il loro grande vuoto ma che, quando si sono trovati dinanzi i “problemi” del figlio, gli hanno voltato le spalle riportandolo dove lo avevano preso. “Ci crea troppi problemi, non riusciamo a gestirlo, a scuola i compagni non lo accettano, tutti ci dicono ma chi ve lo fa fare?”, queste sarebbero state le “motivazioni” di quei genitori. E per questo Luca si è trovato di nuovo solo, vittima di bullismo e di omofobia. Senza genitori biologici e senza neppure quella famiglia che gli aveva dato una speranza ma che poi l’ha "restituito" all'orfanotrofio, come si fa con una merce difettata.