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Luca Delfino in Rems per 6 anni e mezzo: ‘killer delle fidanzate’ verso la libertà a fine 2029

L’ex barista 46enne, che uccise nel 2007 la sua ex compagna Antonella Multari a Sanremo, è “ancora socialmente pericoloso” e per questo dovrà stare in una Rems “per sei anni e sei mesi”. Lo hanno deciso i giudici del tribunale di Sorveglianza di Massa.
A cura di Biagio Chiariello
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Luca Delfino potrebbe essere un uomo libero il 28 dicembre del 2029. Lo ha stabilito oggi, 28 aprile, il giudice del tribunale di Sorveglianza di Massa che ha depositato un’ordinanza che impone all'ex  barista che nel 2007 uccise con 44 coltellate la sua ex compagna Antonella Multari a Sanremo, di scontare sei anni e sei mesi in una Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) perché "ancora socialmente pericoloso".

In quale struttura andrà non è ancora stato deciso. I giudici non hanno tenuto conto dell'anno in più di Rems che avevano stabilito i giudici di Vercelli.

Il tribunale quindi ha riconosciuto che il 46enne genovese, che si è sempre detto pentito e di volersi curare, deve essere seguito in una apposita struttura e deve essere sottoposto a quelle cure che non ha mai ricevuto in carcere. Ha preso atto che "ha chiesto per la prima volta scusa ai genitori della vittima" anche se bisogna capire se sia stato "un pentimento reale e sentito o strumentale".

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Delfino, assistito dall'avvocato Riccardo Lamonaca, aveva detto di "essere consapevole di avere bisogno di un percorso di cura per potere ricominciare una nuova vita con la sua famiglia". Per questo ha chiesto di potere essere trasferito nella Rems di Prà. Una soluzione non scontata perché in Liguria ci sono due strutture di questo tipo, la seconda è a Calice in provincia della Spezia.

Noto alle cronache come “il killer delle fidanzate”, visto che fu indagato (e poi assolto) anche per la morte di Luciana Biggi, uccisa in un vicolo di Genova nel 2006, era stato condannato a 16 anni e mezzo di reclusione; condanna che finirà di scontare entro fine luglio ma che potrebbe essere anticipata a giugno per buona condotta. È prevista comunque una udienza il 24 maggio per decidere, visto che il beneficio gli era stato revocato per una presunta lite avvenuta in carcere a cui il killer avrebbe partecipato.

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