Luca Barbareschi, “Il trasformista” flop di ascolti su Rai3
Qualcuno aveva ipotizzato che il tira e molla di Luca Barbareschi, conteso da Fli e Pdl, non fosse altro che un grande spot per il suo film “Il trasformista”, che dopo dieci anni tornava in onda in prima serata su Rai3, dopo essere stato riposto nei magazzini Rai per tutto questo tempo. Il deputato eletto con An è confluito nel Popolo della Libertà assieme a tutto il partito di Gianfranco Fini, per poi uscirne con Futuro e Libertà. Da qualche giorno, dopo un incontro tra Luca Barbareschi e Silvio Berlusconi, si vociferava che al primo fosse stato promesso un posto come sottosegretario per tornare sotto l'ala protettrice del Presidente del Consiglio. Dopo qualche giorno di titubanza e una lite tra Luca Barbareschi e Gianfranco Fini, il deputato ha sciolto le riserve dichiarando fedeltà a Fli. Giusto in tempo per la messa in onda, in prima serata, del suo film. Un flop epocale, punte così basse di ascolto non erano mai state raggiunte su Rai3.
“Il trasformista” è una pellicola del 2003 interpretata da Luca Barbareschi e narra la storia di un attivista che cambia casacca numerose volte per arrivare in Parlamento. Lunedì sera il film è andato in onda in prima serata su Rai3, oggi sono disponibili i dati dell'audience. Si tratta degli ascolti più bassi della storia della rete: un misero 2,96% di share con appena 858 mila telespettatori. Un insuccesso che ha superato finanche il programma di Maria Luisa Busi “Articolo 3”, sospeso dopo la prima puntata. È da sottolineare che questo è un anno record per gli ascolti di Rai3 grazie al successo di “Vieni via con me” che ha superato il 30% di share e catturato l'attenzione di milioni di telespettatori.
Eppure, la pubblicità per il film dell'onorevole Barbareschi era stata parecchia e non solo istituzionale, con il balletto politico dell'interprete che ha cercato di replicare nella realtà le gesta del suo personaggio di finzione. Erano state comprate pagine sui quotidiani in concomitanza con il voto sull'autorizzazione a procedere per il caso Ruby, durante il quale ricordiamo un vero e proprio “giallo Barbareschi” che prima si astiene dal voto, poi afferma di aver votato e in fine ammette di aver orchestrato tutto per far guadagnare visibilità al proprio film. “Recitavo, lanciavo il mio film” dichiara lo stesso Barbareschi sul Corriere della Sera.
Il lancio per “Il trasformista” è stato potentissimo, piegando finanche le prassi istituzionali della democrazia per garantire un maggior pubblico ad un film in prima serata. Eppure, gli ascolti sono stati di oltre sei punti percentuali inferiori alla media di Rai3. L'esposizione mediatica avrebbe dovuto garantire ascolti record, questo pensavano i dirigenti Rai. Dopo la “tranvata”, questi si affrettano a spiegare che Luca Barbareschi è mal visto dal pubblico di Rai3. Si tratta dell'ennesimo flop nella carriere cinematografica dell'onorevole: nel 2006, la sua fiction “Giorni da leone” in onda su Rai1 registrò appena il 12,16% di share, mentre nel 2008 la serie “Nebbie e delitti” fu chiusa. Insuccessi continuati sul La7 con lo show “Barbareschi sciock” che riuscì a far perdere spettatori anche ad una rete così piccola e dal pubblico di nicchia molto fedele.