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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Louis Dassilva arrestato, la criminologa Bruzzone: “Dubbi sulle immagini delle telecamere e movente debole”

Secondo la criminologa e consulente della difesa Roberta Bruzzone, l’impianto accusatorio nei confronti di Louis Dassilva, vicino di casa della 78enne Pierina Paganelli uccisa nello stabile di via del Ciclamino a Rimini il 3 ottobre 2023, si basa su elementi già noti e supposizioni. “Manuela Bianchi era più preoccupata per la fine della sua relazione che per la suocera”
A cura di Gabriella Mazzeo
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La criminologa Roberta Bruzzone e Louis Dassilva
La criminologa Roberta Bruzzone e Louis Dassilva
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Quello che ha portato all'arresto di Louis Dassilva, il 34enne indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli avvenuto a Rimini nell'ottobre 2023, sarebbe un impianto accusatorio basato principalmente su supposizioni e "aggredibile da diversi punti di vista": ne è convinta la criminologa Roberta Bruzzone che insieme all'avvocato Riario Fabbri si occupa della difesa del metalmeccanico residente in via del Ciclamino a Rimini.

Secondo la criminologa, l'ordinanza emessa nei confronti di Dassilva si baserebbe su supposizioni e su un'immagine in bassa qualità registrata da una telecamera nei paraggi. "Quel filmato sgranatissimo – spiega a Fanpage.it la criminologa consulente della difesa del 34enne – non è riconducibile in maniera univoca a Louis. Abbiamo tutti i presupposti tecnici per dimostrarlo. Ci sono tanti altri passaggi poco chiari e opinabili, riassumerli risulta perfino complicato, anche perché in ogni riga di questa ordinanza ci sono motivi di censura a nostro modo di vedere. Riteniamo di avere ampio margine per andare a riesame".

Manuela Bianchi e Pierina Paganelli
Manuela Bianchi e Pierina Paganelli

Nella giornata di domani, giovedì 18 luglio, Louis Dassilva incontrerà l'avvocato Fabbri per l'interrogatorio di convalida dell'arresto. Secondo Bruzzone, il fermo sarà confermato nonostante l'impianto accusatorio definito opinabile. "Domani ci sarà l'interrogatorio per la convalida. Ci aspettiamo che Louis resti in carcere, è improbabile che il giudice revochi un'ordinanza appena emessa. Se dovesse esserci la conferma del fermo, cosa che ci aspettiamo, faremo le nostre valutazioni in sede di riesame".

Dassilva si trova in carcere dalla mattinata del 16 luglio, quando è stato arrestato alle prime ore dell'alba. La moglie Valeria Bartolucci non è andata a trovarlo e non lo farà neppure nei prossimi giorni. "Non hanno avuto contatti e lei non si è recata sul posto. È improbabile anche che possa esserci un incontro nei prossimi giorni. Manuela Bianchi invece è stata interrogata per diverse ore dopo l'arresto di Dassilva, anche se non sappiamo di cosa abbia parlato – ha continuato Bruzzone -. Lo sapremo nei prossimi giorni e quando avremo accesso al resto del fascicolo".

Pierina Paganelli e Valeria Bartolucci
Pierina Paganelli e Valeria Bartolucci

Secondo la criminologa, l'ordinanza si basa su elementi che erano già nelle disponibilità degli inquirenti da mesi. "Almeno 4 o 5 – ha ribadito -. Ci ha anche stupito questa contemporaneità tra la misura nei confronti di Dassilva e l'interrogatorio di Manuela Bianchi. Una coincidenza temporale, se così possiamo chiamarla, che ci ha meravigliato".

Nessun accenno all'analisi dei reperti, quindi, nei documenti che giustificano l'arresto. "Quello è un aspetto del quale non sappiamo ancora niente – ha sottolineato Bruzzone -. Gli elementi a supporto di quest'ordinanza erano già nelle mani degli inquirenti da tempo e io mi sono riservata di leggere le carte del giudice per capire un po' quale fosse l'impianto accusatorio, ma mi pare tutto basato su un'ipotesi sulla quale sono state costruite altre supposizioni. Si parte dall'idea che l'immagine sgranata, quasi intellegibile, restituita da una telecamera di videosorveglianza nei paraggi sia del nostro assistito. Su questo aspetto ho una seria perplessità. Per fortuna anche il nostro tecnico ha questi dubbi e ora attendiamo di avere accesso alla copia forense dell'intero materiale".

Anche il movente ipotizzato, secondo Bruzzone, non reggerebbe. "È deboluccio – chiosa -, almeno per Dassilva. È molto strano che Manuela Bianchi, appena morta sua suocera in circostanze che richiedono delle indagini, chieda a Louis di cancellare tutte le loro foto e i loro messaggi. In quel momento si hanno altre priorità. Il giorno dopo il delitto, lei era più preoccupata per la fine della loro relazione che per le sorti di sua suocera. Quando Dassilva le dice che per loro non sarebbe cambiato nulla, questa viene letta addirittura come una confessione.Quella frase potrebbe tranquillamente voler dire ‘non c'entriamo nulla e per noi non cambia niente'. Bianchi era più preoccupata per la fine di quella storia che per l'omicidio della suocera e questo è molto strano".

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