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Lorys, parla Davide Stival: “Non credo a Veronica, deve pagare”

“Voglio giustizia per mio figlio, Veronica deve pagare per quello che ha fatto. Io comunque non le credo”, queste le parole del papà di Lorys, Davide Stival all’uscita dal Tribunale di Ragusa.
A cura di Fabio Giuffrida
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È terminata alle 20.40 l'arringa del difensore di Veronica Panarello, la madre del piccolo Lorys accusata di aver strangolato il figlio con delle fascette da elettricista e di averne occultato il cadavere. Il difensore Francesco Villardita – in oltre 9 ore – ha provato smontare la tesi accusatoria del pubblico ministero e, viceversa, ad avvalorare il movente fornito dalla sua assistita. Il legale, infatti, sembra essere talmente certo che dietro alla morte del piccolo Lorys si celerebbe una relazione extraconiugale tra il suocero e la nuora, tanto da chiedere per la sua assistita (in aula, provata ma sempre attenta, ndr) un'assoluzione per non aver commesso il fatto.

Il papà di Veronica: "E' provata"

"Veronica non è bugiarda né manipolatrice. Non ha mentito ma ha avuto un percorso intimo tormentato per arrivare alla confessione della verità" ha detto in aula il legale della Panarello. Presenti anche Francesco Panarello, papà di Veronica, e Davide Stival; grande assente il suocero Andrea Stival poiché "stanco": "Saranno reiterate le accuse ed è stanco di sentire queste bugie nei suoi confronti" ha ribadito l'avvocato Biazzo. "Io credo in mia figlia, credo alla sua ultima versione" ha detto il padre di Veronica, fuori dall'aula. "Non me la fanno nemmeno salutare. Io le starò sempre al fianco. Oggi l'ho trovata molto provata, non è un momento facile. Fino a qualche giorno fa, invece, sembrava abbastanza agguerrita" ha aggiunto. Non condivide la sua posizione Antonella Panarello che, ai microfoni di Fanpage.it, è stata molto dura nei confronti della sorella Veronica.

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Davide Stival: "Pena esemplare per chi ha ucciso Lorys"

"Voglio giustizia per mio figlio, Veronica deve pagare per quello che ha fatto. Io comunque non le credo", queste le parole di Davide Stival, papà del piccolo Lorys, rientrando dalla pausa pranzo, in compagnia del suo legale Daniele Scrofani. "Ero andato in carcere per sapere la verità e, invece, ha detto solo bugie. Chi è stato deve pagare una pena esemplare" ha aggiunto. E sul rapporto con il papà Andrea Stival, accusato dalla moglie di aver ucciso il figlio, ha dichiarato: "Ci sono state delle incomprensioni. Recupereremo i nostri rapporti? Non so".

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La compagna del nonno: "La nostra vita è un disastro"

Infine ha parlato per la prima volta la fidanzata di Andrea Stival. In un'intervista a "Quarto Grado", la donna ha detto di essere totalmente estranea ai fatti: "Sfido qualunque persona, o qualunque donna che viene a scoprire che il suo fidanzato va a letto con la nuora, ammazza un bambino, torna a casa… gli crea un alibi e non dice niente?". Con Veronica Panarello "non c'era alcun problema": "Passava tutti i giorni dall'ufficio, era sempre disponibile. La vedevo come una sorella". Ora, però, la sua vita è radicalmente cambiata: "E' un disastro, l'unica cosa che è rimasta siamo io e Andrea. Il resto si è distrutto".

La prossima udienza si terrà il 17 ottobre con repliche, camera di consiglio e quasi sicuramente la sentenza.

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