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Lorys, l’avvocato del papà: “Davide non è violento, nessun pugno a Veronica”

L’avvocato di Davide Stival smentisce categoricamente che il suo assistito abbia picchiato la moglie in carcere: ” I due coniugi erano accanto e, all’interno di una crescente polemica verbale, Davide ha toccato la moglie con i polpastrelli di una mano. Non è stato di certo un pugno, le guardie infatti si sono limitate a dire a voce: ‘Ragazzi, diamoci una calmata’”.
A cura di Fabio Giuffrida
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Ai microfoni di Fanpage.it interviene Daniele Scrofani, avvocato di Davide Stival: proprio in questi giorni il papà del piccolo Lorys è stato etichettato come un uomo violento che avrebbe aggredito la moglie Veronica Panarello nel corso dell'ultimo colloquio in carcere. Si parla di un pugno, di uno scontro fisico, di toni molto accesi; c'è chi ha persino ipotizzato un'istigazione al suicidio. I fatti, però, dicono tutt'altro: la Panarello resta in carcere con l'accusa di aver ucciso il figlio e di averne occultato il cadavere mentre Davide Stival rimane l'unica (e sottolineiamo, unica) parte offesa in questa terribile vicenda.

FG: Nelle ultime settimane Davide Stival è stato descritto come un uomo violento..

DS: E' innegabile che ci sia stato un aumento della tensione in occasione dell'ultimo incontro in carcere e non nego che ci sia stato un leggero contatto tra i coniugi. Tuttavia si tratta di un episodio di un'insignificanza assoluta. Davide è una vittima e, se ha un momento di nervosismo, non credo che vada crocifisso. E' un uomo di un'assoluta bontà, non è un violento. Non c'è stato un pugno, i due coniugi erano accanto e, all'interno di una crescente polemica verbale, Davide ha toccato la moglie con i polpastrelli di una mano. Le guardie non sono intervenute fisicamente, bensì si sono limitate a dire a voce: "Ragazzi, diamoci una calmata, torniamo a fare un colloquio ordinato".

FG: Avete querelato gli autori di queste dichiarazioni?

DS: No, non l'abbiamo fatto. Il mio è un invito ad abbassare i toni. E' chiaro che, se nei prossimi giorni – attraverso una ripetuta e scientifica attività di diffamazione nei confronti di Davide – si volesse continuare a spostare l'oggetto della reale questione del problema, quasi come se l'autore o l'indagato o il colpevole fosse il signor Stival, noi non esiteremmo a presentare querela. Abbassate i toni perché siamo a pronti a tutelare la reputazione del signor Stival. E' una vittima, che soffre; anzi è vittima due volte visto che ha perso un figlio e la moglie.

FG: Veronica Panarello rischia di perdere la capacità genitoriale sul fratellino di Lorys. Voi partecipate al procedimento con due consulenti, qual è la vostra posizione?

DS: Si tratta di un'attività peritale disposta dal Tribunale per i minorenni di Catania che vuole indagare sulla capacità genitoriale di Veronica Panarello, è una perizia che però non va confusa con quella sulla capacità di intendere e di volere […] Io ho nominato due consulenti. In questo contesto la nostra posizione sarà in punta di piedi e con molto rispetto, siamo testimoni e parte offesa di una vicenda terribile che riguarda il signor Stival. Lui vuole capire cosa è successo, non vuole essere un testimone passivo, vuole partecipare alla ricerca della verità.

FG: Davide vorrebbe l'affidamento esclusivo?

DS: Il signor Stival vuole il bene del bambino sopra ogni altra cosa. Qualora l'attività peritale dovesse arrivare a una conclusione non conforme ad un'idoneità della signora Panarello, rimarrebbe soltanto questa alternativa, ovvero l'affidamento esclusivo al padre. Noi, ci tengo a precisarlo, non abbiamo chiesto l'affidamento del bambino, è stata un'attività ex officio.

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FG: Cosa ne pensa della richiesta della signora Panarello che avrebbe sollecitato gli inquirenti a indagare sulla famiglia di Davide Stival?

DS: Ha detto "Indagate sulla famiglia d'origine di mio marito, sulla mia, sull'ambiente della scuola, dello sport e del palazzo". Mi pare che fare una sventagliata di puntualizzazioni e verifiche nei confronti di tutti significa di fatto non farla nei confronti di nessuno.

FG: Il rapporto tra Veronica e Davide può dirsi chiuso?

DS: E' un momento pesante, c'è tensione. Spero che tutto ritorni in un'ottica più tranquilla, i coniugi ne risentono, Davide non crede alla moglie, la signora invece vorrebbe il marito al suo fianco […] Questi ragazzi hanno due macigni addosso e delle questioni più importanti cui pensare. La separazione? C'è già, di fatto i due sono separati da 5-6 mesi.

FG: Davide come sta? E' tornato a lavorare?

DS: Alterna, come è naturale e comprensibile che sia, momenti di grande reattività a momenti di grande scoramento. Il lavoro è prossimo, presto incontrerò il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia e il suo staff per definire le ultime questioni. Spero che nei prossimi giorni possa già iniziare a lavorare.

FG: Di cosa dovrà occuparsi?

DS: Sarà all'interno dello staff del sindaco; Nicosia lo ha voluto accanto quasi come un "fratello maggiore". Non sarà un lavoro monotono, anzi. Si tratta di un'offerta che un ente pubblico ha fatto nei confronti di un soggetto bisognoso di trovare un'occupazione, bisognoso di dare una ragione alla propria giornata. E' un bel gesto perché promana dal sindaco di una città vicina a Santa Croce Camerina, un sindaco che ha voluto rischiare, che ha fatto un forte gesto.

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