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L’orsa che ha inseguito i due cacciatori in Trentino sarà catturata: “Se pericolosa la abbatteremo”

L’orsa identificata come F36 ha un cucciolo e non aveva mai dato problemi. Per il presidente della Provincia Maurizio Fugatti la reazione dell’animale è configurabile come un attacco e dunque va catturata: “Se pericolosa anche l’abbattimento”.
A cura di Antonio Palma
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Sarà catturata per il radiocollaraggio l’orsa che ha inseguito i due cacciatori escursionisti all’alba di domenica nei boschi di Roncone, in Trentino. Lo ha stabilito la stessa Provincia di Tento ricordando che, dopo gli ulteriori accertamenti previsti, potranno seguire anche provvedimenti più gravi, tra i quali anche quello di abbattimento. L'Orsa è stata identificata come l'esemplare F36 dalle analisi genetiche eseguite dai laboratori della Fondazione Edmund Mach. Si tratta di un esemplare di 6 anni già ampiamente conosciuto e che mai prima di ora aveva dato problemi.

Il suo codice identificativo infatti compare a più riprese nei monitoraggi del Corpo forestale trentino e non aveva assunto comportamenti classificabili come problematici. La prima volta fu catturata e radiocollarata già nel 2018 quando aveva appena una anno e mezzo. Lo stesso collare era stato rimosso l'anno successivo perché malfunzionante  ma di lei non erano mai emersi comportamenti aggressivi. Di lei infatti non era arrivata alcuna segnalazione particolare fino a domenica scorsa.

Secondo il racconto dei due uomini, stavano procedendo di primo mattino dirigendosi verso una postazione di caccia per ammirare i caprioli, ma senza armi perché la caccia è chiusa, quando si sono improvvisamente trovati davanti l'orsa che si è alzata su due zampe. L'animale li ha inseguiti su un sentiero che porta a Malga Avalina a 1.970 metri di quota. Uno è riuscito a scappare mentre un altro si è arrampicato su una pianta, dove l’orsa lo ha inseguito e lo ha agganciato ad una ghetta facendolo cadere al suolo dove si è ferito.

L'orsa era accompagnata da un piccolo ma secondo ma per il presidente della Provincia Maurizio Fugatti la reazione assunta dall’animale in occasione dell’incontro ravvicinato è configurabile come un attacco e dunque va messo il radiocollare.

“Siamo pronti a reagire anche questa volta. Non passerà la tesi per cui ogni occasione è buona per fare la guerra agli animali selvatici” denunciano però dalla Lav sottolineando che la misura "è tanto sproporzionata quanto inutile e crudele”. "Monitoreremo ogni atto anche di questa vicenda, dai tratti ancora non chiari, e reagiremo prontamente con ogni mezzo” assicurano dall'associazione animalista.

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