L’orsa Amarena uccisa a fucilate in Abruzzo, identificato l’uomo che ha sparato: è indagato
L'orsa Amarena è stata uccisa a fucilate in Abruzzo, alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall'Area Contigua. La notizia è stata resa nota dal Parco Nazionale sulla sua pagina Facebook. L'orsa è stata uccisa nella serata di ieri, giovedì 31 agosto, e l'uomo che avrebbe sparato è stato già identificato: è un 56enne commerciante, ora indagato. L'orsa Amarena era conosciuta in zona per le sue diverse incursioni nei centri abitati.
Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco vista l'area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. È intervenuto anche il veterinario del Parco che però non ha potuto fare altro che accertare la morte dell'orso. Troppo grave la ferita. L'uomo che le avrebbe sparato è stato appunto identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco.
Il parco nazionale d'Abruzzo annuncia l'uccisione dell'orsa Amarena
"Uccisa a fucilate l’orsa Amarena. Alle 23:00 circa di questa sera l’Orsa Amarena è stata colpita da una fucilata esplosa dal signor LA alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco, in servizio di sorveglianza, vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita. L’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco. I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi. L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo", è quanto si legge sulla pagina Facebook del Parco.
L'uomo che ha sparato: "Non volevo uccidere"
"Ho sparato per paura ma non volevo uccidere, l'ho trovata dentro la mia proprietà è stato un atto impulsivo, istintivo". È quanto avrebbe dichiarato ai carabinieri di San Benedetto dei Marsi l'uomo che questa notte ha ucciso l'orsa. La Procura di Avezzano, pm Maurizio Maria Cerrato, ha aperto un fascicolo nei confronti dell'uomo, un 56enne, per il reato 544bis del codice penale, ossia chiunque procuri per crudeltà o senza necessità la morte di animali. L'uomo è indagato e rischia dai 4 mesi ai 2 anni di reclusione. Nel frattempo si apprende che l'uccisore era legittimato alla detenzione di armi da fuoco. I carabinieri della stazione del Comune di San Benedetto dei Marsi, hanno sequestrato tutte le armi dell'uomo ed il bossolo esploso.
Il Presidente della Regione Abruzzo: "Atto gravissimo"
"La notizia dell'uccisione a colpi di fucile dell'orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell'intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile. In tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini. Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l'uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati. L'atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell'ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l'immagine e l'onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat": così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
L'amarezza del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
"Abbiamo detto e ridetto "siamo modello, l'Abruzzo è modello"… Non siamo modello di niente. Davanti agli omicidi che sentiamo al telegiornale, l'uccisione di un'orsa sempre niente a confronto, ma non è così. Chiediamoci quanti pollai abusivi ci sono nel territorio, con baracche e baracchini", le prime parole del Direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise Luciano Sammarone. "L'orsa era entrata in una recinzione. Per il resto non sappiamo nulla della dinamica dei fatti – ha detto ancora -. I giudizi vanno rimandati a dopo. Fino a quando non conosciamo come sono andate le cose non emettiamo giudizi, ognuno dovrebbe tenersi il proprio anziché fare il processo su Facebook. Comunque, io ho difficoltà a credere che si sia trattato di difesa. L'orsa Amarena non ha mai attaccato nessuno. Ma anche io non giudico e non mi esprimo fino a quando le indagini riveleranno che cosa è accaduto".
Il video dell'ultimo avvistamento di Amarena e del suo cucciolo
"Sono stato il primo a vedere l'orsa Amarena in città ieri notte, introno alle 22:15, ho contattato subito i carabinieri della locale stazione. L'ho incrociata con i suoi due cuccioli all'ingresso della città, era spaventata ed impaurita, ho aspettato che attraversasse la strada e si mettesse al sicuro", le parole dell'autore dell'ultimo video che ritrae l'orsa prima dell'uccisione.