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Loris, l’avvocato di Veronica Panarello: “Una donna distrutta, pesa 38 chili”

Francesco Villardita, legale della mamma del piccolo Andrea Loris Stival, ha parlato dello stato psico-fisico della donna dopo la pubblicazione, ieri, delle motivazioni con cui il Tribunale del Riesame di Catania ha confermato la custodia cautelare in carcere per la sua assistita.
A cura di Susanna Picone
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“Come sta Veronica? È una donna distrutta, pesa 38 chili”: è l’avvocato Francesco Villardita l’ultimo ad aver parlato della 26enne Veronica Panarello, la mamma del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. La Panarello è in carcere con l’accusa di essere l’assassina di suo figlio. L’avvocato Villardita ha parlato dello stato psico-fisico della Panarello intervenendo alla trasmissione “Effetto Notte le notizie in 60 minuti” su Radio 24 e lo ha fatto all’indomani della pubblicazione delle motivazioni con cui il Tribunale del Riesame di Catania ha confermato la custodia cautelare in carcere per la donna. Nonostante le gravissime accuse contro di lei, la mamma di Loris continua a dire di essere estranea all’omicidio di suo figlio. “Si professa sempre innocente, continua a combattere e continuerà, ritengo a farlo. Solo che, sotto il profilo fisico ovviamente è una donna distrutta”. L’avvocato ha continuato a parlare della mamma di Loris sottolineando come, nel carcere di Agrigento, stia perdendo peso: “Lascio solo immaginare in quale condizioni fisiche e psicologiche può trovarsi una persona che arriva oggi a pesare 38 chili, e ne ha perduti 9. Per la scomparsa del figlio, per non poter vedere l'altro figlio e per essere privata della sua libertà personale”.

Per i giudici la Panarello ha “elevatissima capacità criminale”

Nelle motivazioni del Tribunale del Riesame pubblicate ieri si legge che Veronica Panarello ha “una capacità elaborativa di una pronta strategia manipolatoria” e una “insospettabile tenuta psicologica” che supportano “il giudizio di elevatissima capacità criminale”. Per i giudici la mamma del piccolo Loris ha tenuto una “sconcertante glacialità nell'ordire la simulazione di un rapimento a scopo sessuale”, una “impressionante determinazione nel liberarsi del cadavere del figlio” e occultare le prove del crimine. Nel chiedere la conferma dell'arresto il Riesame ha spiegato che c'è il rischio che la Panarello possa inquinare le prove e “sussiste il rischio di recidivanza”.

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