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Lorenzo Parelli, morto a 18 anni durante uno stage: condannati il tutor e un collega di lavoro

Condannati dal Tribunale di Udine a 3 anni di reclusione Claudio Morandini, l’operaio che quel giorno era affiancato alla vittima e che si era allontanato dalla postazione, e a 2 anni e 4 mesi Emanuele De Cillia, il tutor aziendale, assente il giorno dell’incidente a causa del Covid.
A cura di Davide Falcioni
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Lorenzo Parelli
Lorenzo Parelli

Per la morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni deceduto il 21 gennaio del 2022 all'ultimo giorno di stage alla Burimec di Pavia di Udine, il Gup del Tribunale della città friulana ha condannato, con il rito abbreviato, a 3 anni di reclusione Claudio Morandini, l'operaio che quel giorno era affiancato alla vittima e che si era allontanato dalla postazione, e a 2 anni e 4 mesi Emanuele De Cillia, il tutor aziendale, assente il giorno dell'incidente a causa del Covid. I due erano accusati di omicidio colposo con l'aggravante della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Quel giorno di quasi tre anni fa lo studente, che frequentava il Centro formazione professione dell'Istituto salesiano Bearzi di Udine, fu colpito alla testa da una putrella d'acciaio del peso di circa un quintale e mezzo che ne provocò la morte immediata. Un episodio drammatico da cui scaturirono proteste in tutta Italia contro il ricorso di ragazzi in età scolare in attività produttive ad alto rischio.

La vicenda  fu ricordata anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sia nel suo discorso di insediamento, sia a Udine, il 29 aprile del 2022, quando incontrò i genitori. La famiglia della vittima non si è costituita parte civile nel procedimento penale: lo ha escluso l'esito della causa civile, che si è conclusa con il risarcimento riconosciuto dall'azienda.

Nei giorni scorsi, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in occasione del Consiglio Generale ha sottoscritto la "Carta di Lorenzo", il documento dedicato alla memoria del ragazzo, con cui Confindustria si impegna a promuovere la sicurezza sul lavoro nei contesti scolastici e formativi attraverso azioni mirate a prevenire gli incidenti e a implementare la tutela della salute e della sicurezza dei giovani coinvolti in esperienze professionali.

Accettato il patteggiamento di 3 anni per l'imprenditore Pietro Schneider e una sanzione di 23 mila euro per la sua azienda.

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