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Lorenzo, morto a 18 anni in fabbrica durante lo stage, la Scuola: “Sognava un futuro in quel lavoro”

“Lorenzo Parelli, sognava un futuro in quell’ambito lavorativo” ha ricordato il direttore della scuola del neo diciottenne morto in fabbrica al suo ultimo giorno di stage nell’ambito dei percorsi dell’Alternanza Scuola-Lavoro.
A cura di Antonio Palma
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Aveva già svolto varie esperienze di stage in azienda e sognava un futuro in quel lavoro Lorenzo Parelli, il ragazzo di 18 anni morto questo pomeriggio in terribile incidente sul lavoro al suo ultimo giorno di praticantato in fabbrica, in un'azienda metalmeccanica di Lauzacco, frazione di Pavia di Udine. Lo ricorda la sua scuola. l'Istituto Salesiano G. Bearzi di Udine dove il neo diciottenne frequentava il quarto anno di studi al Centro di Formazione Professionale. “Tutto il Bearzi sta vivendo con immenso dolore questa tragedia. Lorenzo frequentava il quarto anno nel settore della meccanica industriale, nel percorso duale del nostro Centro di Formazione Professionale del Bearzi ed era da poco diventato maggiorenne" ha ricordato il Direttore dell’Istituto Salesiano Don Lorenzo Teston esprimendo il cordoglio alla famiglia del ragazzo a  nome di tutta la scuola.

"Dalle visite effettuate dal tutor per lo stage aziendale Lorenzo dimostrava di apprezzare l’esperienza, tanto da sognare un futuro in quell’ambito lavorativo" ha ricordato il direttore. Un sogno spezzato improvvisamente e tragicamente questo pomeriggio in un capannone nell'azienda della provincia di Udine quando il diciottenne è stato travolto da una putrella durante un intervento di carpenteria metallica,  il tubo metallico lo ha colpito, uccidendolo sul colpo. Lorenzo, diventato maggiorenne a fine novembre, stava affrontando uno dei percorsi dell'Alternanza Scuola-Lavoro ma lunedì sarebbe dovuto rientrare al Centro di Formazione Professionale dell'Istituto salesiano per proseguire il percorso di formazione in classe. "In questo momento di grande costernazione e dolore vogliamo ricordare Lorenzo attraverso la sua passione per il lavoro e il suo percorso di formazione, la sua gioia di vivere e il desiderio di costruire il suo futuro lavorativo e professionale nel settore meccanico" scrive il direttore della scuola, aggiungendo: "Vogliamo pregare e affidare a San Giovanni Bosco Lorenzo e la sua famiglia in questa tragica circostanza".

La morte del ragazzo ha destato grande dolore con migliaia di messaggi di cordogli ma anche di incredulità e di protesta per qualcosa che non dovrebbe mai accadere. Parla di "un fatto di una gravità inaudita, indegno per un paese civile" il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, ricordando che "Lo stage in un’azienda dovrebbe garantire il futuro ad un giovane, non condurlo alla morte". "Esprimiamo profondo dolore per quanto accaduto a Lauzacco. È ora di dire basta. Le parole non sono più sufficienti, occorre che ognuno, a partire dal Ministero dell’Istruzione, si assuma le proprie responsabilità e faccia scelte conseguenti” è il messaggio della segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori.

"La morte di un ragazzo di 18 anni durante una esperienza di stage provoca profondo dolore. Incidenti come questo sono inaccettabili, come inaccettabile è ogni morte sul lavoro. Il tirocinio deve essere una esperienza di vita. Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia" ha dichiarato invece il ministro dell’istruzione Bianchi, aggiungendo: "Dobbiamo mettere tutto il nostro impegno, come istituzioni, a lavorare con più forza perché episodi come questo non si ripetano più". " È incomprensibile come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità. In questo momento però – l'incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l'esatta dinamica di quanto accaduto" hanno dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen .

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