Lorenzo, morto a 10 anni per Covid, l’autopsia conferma: “Ucciso da rabdomiolisi causata dal virus”
Ucciso dalla rabdomiolisi causata dal Covid-19. L'autopsia ha confermato la morte naturale per il piccolo Lorenzo, il bimbo di 10 anni morto nei giorni scorsi all'ospedale Regina Margherita di Torino dopo essere stato contagiato dal Coronavirus. Un rarissimo caso, il suo, caratterizzato da un attacco sistemico ai muscoli provocato dal Covid, naturale e per questo senza responsabili. La Procura del capoluogo piemontese aveva anche aperto un'inchiesta come atto dovuto, senza indagati né ipotesi di reato, ma dopo i risultati degli esami autoptici si va verso l'archiviazione.
A chiedere l’esame era stata la direzione sanitaria dell’ospedale, che considera la morte del bambino di Nucetto (Cuneo) un caso clinico da studiare in considerazione della virulenza e della velocità con cui il virus ne ha provocato la morte. Lorenzo era risultato positivo sabato. Dall'ospedale di Mondovì era stato trasferito a Torino dove tuttavia i medici non hanno potuto far nulla per salvarlo: martedì scorso ne è stato dichiarato il decesso. La diagnosi era proprio di rabdomiolisi, un attacco sistematico ai muscoli. Il bimbo non era stato ancora vaccinato perché assumeva medicinali per tenere sotto controllo le crisi epilettiche, la famiglia aveva pertanto deciso di attendere. Nel frattempo, l’intero nucleo familiare si era vaccinato.
"Non siamo una famiglia di no vax, anzi: appena abbiamo potuto abbiamo fatto tutti il vaccino, noi e gli altri nostri due figli. Il piccolo era in forse perché il vaccino non era ancora obbligatorio, lui prendeva delle medicine e così non era ancora stato vaccinato. Poteva prendere il Covid come tanti altri e superarlo. Invece, è andata così", aveva spiegato il papà di Lorenzo, Simone. Intanto, i funerali del bambino si terranno sabato Nucetto. Il comune del piccolo paese del cuneese ha proclamato il lutto cittadino. Venerdì sera il rosario in parrocchia.