L’OMS: “La variante inglese in 60 Paesi, quella sudafricana in 23”
La temuta "variante inglese" di coronavirus è stata segnalata in sessanta paesi del mondo: a renderlo l'Organizzazione mondiale della sanità nel suo report settimanale sull'andamento della pandemia Covid-19, spiegando che la variante B.1.1.7 è stata trovata in tutte e sei le regioni monitorate dall'OMS e in 10 nazioni in più rispetto al report precedente, quello del 12 gennaio. Salgono anche i Paesi che registrano casi della cosiddetta variante sudafricana (501Y.V2), segnalata in 3 nuove nazioni per un totale di 23 Paesi in 4 regioni Oms su 6.
Entrambi i mutanti secondo gli scienziati mostrano una maggiore contagiosità rispetto al virus originario. L'Agenzia delle Nazioni Unite per la sanità ricorda inoltre che sono emerse due varianti brasiliane, denominate P.1 e B.1.1.28. "Attualmente sono disponibili poche informazioni per valutare se per effetto di queste nuove varianti ci sono cambiamenti nella trasmissibilità o nella gravità dell'infezione – si legge nel report – Tuttavia, considerando che presentano mutazioni simili a quelle osservate in VOC202012/01 e 501Y.V2, che hanno mostrato una maggiore trasmissibilità e potenziali impatti sulla neutralizzazione degli anticorpi, sono necessarie ulteriori indagini, già in corso".
OMS: "Calano i contagi in Europa: -15% nell'ultima settimana"
Nel suo dossier settimanale l'Oms riferisce che nell'ultima settimana sono stati segnalati nel mondo 4,7 milioni di nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2, con un calo del 6% rispetto alla settimana precedente, per un totale di oltre 93 milioni di contagi da inizio pandemia. I nuovi decessi sono invece aumentati del 9%, a un "livello record" di 93mila, portando il bilancio complessivo delle vittime di Covid-19 a più di 2 milioni. Americhe, Europa e Sudest asiatico hanno mostrato una flessione dei nuovi casi (in particolare l'Europa che riporta un calo del 15%), mentre Mediterraneo orientale, Africa e Pacifico occidentale hanno riportato una crescita dei nuovi positivi (specie la regione Pacifico occidentale con un +14%). Le morti sono aumentate invece in tutte le regioni. I 5 Paesi che nell'ultima settimana hanno registrato il maggior numero di casi sono gli Usa (1.583.237 casi, -11%), il Brasile (379.784 casi, +21%), il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (339.952 casi, -19%), la Federazione Russa (166.255 casi, +1%) e la Francia (125.279 casi, +2%). (