L’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini resta un giallo, parla la nuora: “Lei non aveva nemici”
Ancora non c’è una svolta nelle indagini sull’omicidio a Rimini di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni colpita e uccisa con decine di coltellate la sera del 3 ottobre scorso. Pierina stava tornando a casa, è stata aggredita dopo essere entrata nei garage del palazzo in cui viveva in via del Ciclamino.
Qualcuno, una voce maschile, sembra averla salutata con un "ciao", poi una telecamera ha registrato le urla della vittima. L'audio delle telecamere del garage in cui è stato ritrovato il corpo di Pierina è ancora allo studio dei periti ma le urla si sentirebbero in maniera netta: forse sette urla in 40 secondi.
A trovare il corpo senza vita di Pierina è stata, la mattina del 4 ottobre, la nuora Manuela Bianchi.
“L’entrata per salire nelle case dai garage è una sola, ho aperto la porta e ho trovato il corpo di Pierina”, ha detto Manuela Bianchi in una intervista andata in onda questa sera a Quarto Grado. Dice di non aver riconosciuto subito la suocera, che era “composta”, “dritta”, ancora con la borsetta al braccio, ma che aveva i vestiti in disordine.
“Ho avuto bisogno di alcuni secondi per capire cosa stavo vedendo”, ha detto ancora spiegando di aver subito bussato alle porte dei vicini di casa. Tra gli altri è andata da Louis Dassilva, l’uomo indicato nei giorni scorsi come possibile amante di Manuela e con la quale, secondo alcune indiscrezioni smentite però dai protagonisti, si sarebbe scambiato dei “pizzini” dopo il delitto. E insieme a Louis e un altro vicino sono tornati accanto al corpo della vittima. Quindi hanno dato l’allarme.
Notizia di oggi è che proprio Louis Dassilva ha deciso – al fine di fare chiarezza sulla morte di Pierina Paganelli – di affidarsi all'avvocato Nunzia Barzan, al consulente Davide Barzan e all'investigatore privato Ezio Dente. Dassilva ha dichiarato che la sera del 3 ottobre era a letto dopo aver avuto un incidente in moto. "Sono stato all'ospedale e sono stato a letto con il ginocchio che mi faceva male. Quando ho visto Pierina quella mattina mi sono sentito male, quell'immagine mi tormenta e non dormo la notte", ha sottolineato.
Nell’intervista di questa sera Manuela Bianchi è tornata a parlare anche del misterioso incidente subito qualche mese fa da suo marito, figlio di Pierina, ancora in ospedale a causa delle ferite riportate. In molti all’indomani dell’omicidio di Rimini hanno ipotizzato un possibile legame tra i due eventi, sospettando che quella di Giuliano sia stata una aggressione più che un incidente.
“Sono sicura che mia suocera non avesse nemici, mio marito è un uomo rispettatissimo tra i nostri amici e sul lavoro”, ha detto ancora la donna. E rispondendo alla domanda del suo legame con la vittima, ha ammesso di averla amata molto in passato, ma che poi i rapporti si erano raffreddati quando lei ha deciso di allontanarsi dal marito: “Tra noi non ci sono stati litigi, ma i rapporti erano ormai freddi”.