L’omicidio di Heather Barnett, uccisa da Danilo Restivo dopo Elisa Claps: il corpo fu trovato dai figli
Heather Barnett aveva 48 anni quando il 12 novembre 2002 venne trovata morta dai suoi due figli nella loro casa di Charminster, un villaggio del Dorset nei pressi di Bournemouth, in Inghilterra.
Per l'omicidio della donna, sarta di professione, nel 2011 venne condannato a 40 anni il suo vicino di casa, Danilo Restivo, all'epoca 39enne, già indagato per l'uccisione della 16enne Elisa Claps, scomparsa a Potenza dopo averlo incontrato il 12 settembre 1993. I suoi resti erano stati ritrovati il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità.
Chi era Heather Barnett, la sarta inglese uccisa da Danilo Restivo
La 48enne Heather Barnett viveva insieme ai figli Terry e Caitlin Marsh, rispettivamente di 14 e 11 anni, nella tranquilla cittadina del sud dell'Inghilterra. Usava il suo cognome da nubile, dopo aver divorziato dal precedente marito, e lavorava come sarta per mantenersi. Le persone che la conoscevano, raggiunte dai media subito dopo l'omicidio, la descrissero come una grande lavoratrice, una donna dal carattere gioviale e spiritoso, amante del divertimento.
Mentre, al termine del processo durante il quale venne condannato Restivo, la sorella di Heather, Denise Voir, la ricordò come una donna combattiva, con uno spiccato senso dell'umorismo e che amava i suoi due figli. "Sarebbe stata orripilata dal modo con cui Restivo ha pianificato il suo omicidio e la sua mutilazione in modo che i figli trovassero il suo corpo al ritorno da scuola", disse la donna.
Il corpo seviziato di Heather Barnett ritrovato dai figli
Furono proprio i due minori, infatti, a scoprire il cadavere della madre nel bagno della loro casa, dopo essere rientrati dalla scuola intorno alle 16 di quel 12 novembre. Terry, 14 anni, chiamò il numero di emergenza 999 e a un operatore disse chiaramente di inviare un'ambulanza e gli agenti della polizia perché la madre era stata uccisa.
Successivamente alle forze dell'ordine raccontò che in casa regnava un silenzio sospetto e che proprio in quel momento capì che c'era qualcosa che non andava. "Quando sono entrato in bagno, ho socchiuso la porta. Ho visto mia madre sdraiata sulla schiena. C'era sangue ovunque e ho pensato: ‘oh, no'", aggiunse il ragazzino.
A confortare i due furono proprio Restivo e la sua compagna, Fiamma Marsango, che abitavano poco distanti, come ricordano gli articoli che i giornali fecero uscire nelle settimane e negli anni successivi. La vittima era stata violentata e colpita in testa con un martello, venne trovata con i pantaloni abbassati, entrambi i seni mutilati e la gola tagliata. Nelle mani stringeva ciocche di capelli non suoi.
Heather Barnett come Elisa Claps: gli indizi su Danilo Restivo
Proprio quello dei capelli fu tra gli elementi che permisero successivamente di incastrare Restivo. Il 39enne infatti coltivava da anni l'abitudine di tagliare ciuffi di capelli a donne incontrate per caso e per questo era stato denunciato sia a Potenza che in Inghilterra. Tra l'altro dalle indagine emerse che, proprio pochi giorni prima dell'omicidio, l'uomo si era presentato a casa di Barnett per commissionarle delle tende da regalare alla compagna.
Dopo la visita la sarta aveva raccontato di non trovare più le proprie chiavi di casa e di aver pensato che fosse stato proprio Restivo a prenderle. Questi elementi però non bastarono inizialmente ad accusarlo formalmente. Nel 2004 però durante un controllo la polizia inglese ritrovò nella sua macchina alcuni vestiti, un coltello per sfilettare, forbici, un passamontagna e guanti. Anche la sua abitazione venne perquisita e sotto un paio di scarpe da ginnastica vennero ritrovate piccole tracce di sangue, non meglio identificabili a causa del lavaggio con la candeggina.
Restivo, dichiaratosi estraneo all'omicidio, venne quindi arrestato nel 2006 e, anche grazie al lavoro collegato con la polizia italiana, venne accusato dell’omicidio di Heather Barnett nel maggio 2009.
La condanna a 40 anni di carcere
Il processo contro il 39enne durò due anni. Alla fine Restivo venne condannato all’ergastolo, pena successivamente commutata dalla Corte di appello a 40 anni di prigione. La sentenza si somma a quella ottenuta in Italia per il caso Claps, 30 anni di carcere. Attualmente Restivo è detenuto in Inghilterra.
Per Michael Bowes, il giudice inglese che all'epoca pronunciò la sentenza che lo avrebbe condannato all'ergastolo, le prove dimostravano come senza ombra di dubbio Restivo avesse ucciso anche Claps: "Lei è recidivo. È un assassino freddo, depravato e calcolatore", che ha "ucciso Heather come ha fatto con Elisa", disse il magistrato. Per questo, aggiunse, "merita di stare in prigione per tutta la vita".