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Lodo Mondadori, niente leggi ad aziendam. Ghedini assicura: “Mediaset pagherà”

Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi, ha dichiarato che Mediaset pagherà i 560 milioni alla Cir. Il legale ha inoltre escluso il ricorso a una legge che blocchi l’esecutività della sentenza.
A cura di Alfonso Biondi
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Avvocato di Berlusconi

Mediaset pagherà i 560 milioni di risarcimento alla Cir, così come stabilito dalla Corte d'Appello di Milano. A dichiararlo è stato l'avvocato di Silvio Berlusconi e parlamentare Pdl Niccolò Ghedini. Ghedini, raggiunto da alcuni cronisti a margine di un'udienza del processo Mediatrade, ha quindi messo la parola fine alla questione: Berlusconi e i suoi pagheranno, anche se, come sottolinea l'avvocato, "speriamo poi di riavere i soldi indietro dopo che la Cassazione avrà fatto giustizia". L'avvocato s'è detto anche convinto che un eventuale ricorso degli avvocati Mediaset non convincerebbe i magistrati milanesi a sospendere l'esecutività della sentenza.

Sfuma quindi l'ipotesi, molto ventilata nei giorni scorsi, di una nuova legge ad aziendam che riprendesse la discussa norma salva Mediaset, infilata dalla maggioranza nella manovra finanziaria e abolita qualche giorno dopo a seguito delle roventi polemiche che l'avevano accompagnata. "No categorico"- è stata la risposta di Ghedini a un giornalista che gli chiedeva se fosse nei piani del governo il varo di una legge per tutelare il Cavaliere.

Eppure all'avvocato la norma salva Fininvest piaceva molto, cosa che non ha avuto problemi a ribadire neanche oggi: "La norma– ha dichiarato- affermava un principio di dignità. Ci sono infatti società costrette a pagare prima ancora del giudizio della Cassazione che potrebbe ribaltare un verdetto di secondo grado".

Insomma, nonostante quanto affermato nei giorni scorsi da due autorevoli esponenti del Pdl, Quagliariello e Gasparri, un passaggio in Parlamento sulla questione pare essere definitivamente tramontato, anche perché i tempi necessari al varo di una legge del genere andrebbero sicuramente molto al di là dei 10 giorni necessari a De Benedetti per andare a riscuotere i suoi 560 milioni di euro davanti al al pool di banche (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mps e Popolare di Sondrio), che hanno prestato alla holding di casa Berlusconi una fideiussione di 806 milioni.

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