Locri: 100 dipendenti su 125 malati, sindaco scrive a Gesù per un miracolo

“Dio ti prego falli lavorare”, è il singolare appello contro l'assenteismo dei dipendenti comunali rivolto direttamente a Gesù dal sindaco di Locri, in provincia di Reggio Calabria. Come riporta il quotidiano Repubblica, ormai stanco di combattere una battaglia che sembra inutile e non sapendo più a chi altri rivolgersi, il primo cittadino del comune calabrese ha deciso così di scrivere una lunga lettera provocatoria chiedendo direttamente l'intervento del "Divinissimo Signore Gesù Cristo". Come racconta lo stesso sindaco Giovanni Calabrese, dopo aver tentato un approccio amichevole con i lavoratori elargendo anche concessioni e dopo essersi rivolto a magistratura, polizia, finanza e carabinieri, nessun risultato è stato ottenuto con gran parte dei dipendenti che continuano a fare i fannulloni. Neanche i diversi provvedimenti disciplinari hanno avuto esito positivo così il Sindaco di Locri si è rivolto provocatoriamente a Gesù per chiedere un'intercessione contro "continue e ripetute condotte di alcuni dipendenti comunali che immobilizzano l'apparato burocratico e si comportano in maniera poco corretta sul posto del lavoro, tralasciando il senso del dovere".
La lotta agli assenteisti
Stando al racconto del primo cittadino, su 125 dipendenti comunali in effetti quelli realmente disponibili e impegnati "non sono mai più di 20-25". Moltissimi sono pronti ad esibire certificati medici per le più svariate patologie che nella migliore delle ipotesi li costringono a restare solo in ufficio. "Il personale addetto alla raccolta dei rifiuti continua ad essere colpito da improvvisa malattia ed il carico di lavoro ricade solo ed esclusivamente su pochissimi addetti ai quali va il ringraziamento della città" scrive il sindaco, proseguendo: "Molte zone della città continuano a rimanere al buio e l'elettricista continua ad essere uccel di bosco". Ancora peggio per i vigili urbani, "Su sette due non possono stare in piedi più di tre ore, uno può lavorare solo da seduto e gli altri non sono più efficienti". Una mattina addirittura Calabrese arrivando in municipio non ha trovato nessuno denunciando l'accaduto alla guardia di Finanza, ma nulla sembra essere cambiato. "Ci sono bravi dipendenti che meritano il mio rispetto, operai che farei diventare dirigenti per il loro impegno. Poi ci sono i più che invece non hanno alcun amore per la loro città, né per i cittadini che li pagano" si lamenta Calabrese, concludendo: "La città non può più sopportare il peso economico di persone che non vogliono lavorare, ma pretendono di essere pagate".