Lockdown totale, gli italiani di Germania si organizzano: “Giocheremo a Taboo su Zoom coi nonni”
“Sarà il primo Natale che passiamo senza incontrare i nostri parenti italiani”. Queste le parole di Selmo e Chiara, due italiani trapiantati in Germania ormai da anni. Sul territorio tedesco i due lombardi hanno messo radici e si sono costruiti una propria famiglia. Selmo vive a Monaco di Baviera con moglie e figlia, mentre Chiara vive a Warmbronn, un paesino non lontano da Stoccarda, con il marito e i tre figli. Entrambi hanno in Italia alcuni dei loro affetti più cari: i genitori. “I bambini faticano ad accettare di non poter vedere i nonni per Natale – raccontano -, ma non ci sono alternative. Si cercherà comunque di condividere, avvalendoci di ciò che la tecnologia ci mette a disposizione”.
Tutti a casa
Da oggi, mercoledì 16 dicembre, hanno preso il via in Germania le nuove misure atte a contenere il Coronavirus. Si tratta di un vero e proprio lockdown. Queste nuove restrizioni, in vigore sino al 10 di gennaio, prevedono infatti la chiusura di negozi non essenziali, scuole e parrucchieri. Tutte le aziende sono state invitate a estendere i periodi di ferie o ad aumentare il lavoro da remoto. Resta in vigore il coprifuoco: tra le 20 e le 21, a seconda della Regione di appartenenza, e fino alle 5 del mattino successivo è vietato uscire di casa. E’ stato, inoltre, fissato a 5 il numero massimo di persone (esclusi i bambini) che potranno vedersi in privato. Questa quota sarà estesa a nove nei giorni di Natale, ma solo per parenti o congiunti stretti. “Una postilla contenuta nel provvedimento del governo – spiega Chiara – prevede la possibilità di ritrovarsi a casa anche tra amici. In questo caso vale la regola di massimo due nuclei familiari, cioè fino a un massimo di 5 adulti all’interno di una abitazione. Questa è stata un pò la strategia scelta per far digerire alla popolazione questo lockdown duro. Anche la chiusura anticipata delle scuola va in questa direzione. Si dà, infatti, per assodato che i bambini alla vigilia di Natale, il giorno di Natale e a Santo Stefano possano entrare in contatto stretto con nonni e zii, cioè le categorie più a rischio. Così il governo ha pensato di creare una sorta di periodo cuscinetto della durata di 9 giorni, durante il quale si invitano le famiglie a rimanere isolate, così da arrivare al 24 di dicembre con una percentuale di rischio minore di contagiare i famigliari durante le festività”. Una decina di giorni di quarantena per festeggiare poi in famiglia il Natale. “Questo lockdown è fatto apposta per cercare di preservare la condivisione tipica del festività natalizie”. Vietati, invece, i ritrovi per Capodanno. Proibita anche la vendita di fuochi d'artificio.
Situazione tesa
La Germania è stata in lockdown parziale nelle scorse sei settimane con bar e ristoranti chiusi mentre scuole e negozi sono rimasti aperti. Queste restrizioni, però, non hanno rallentato i contagi: così il governo tedesco si è trovato costretto ad adottare misure più dure. “Nonostante non faccia piacere a nessuno non poter trascorrere il Natale con i propri genitori, o nonni, italiani – continua Selmo -, credo che evitare contatti sia la cosa più giusta da fare, considerati i numeri di contagi e di morti che questa pandemia sta generando. Rispetto al primo lockdown la situazione tra i tedeschi è più tesa: qui in Germania le festività natalizie sono molto sentite e celebrate. Inoltre, la scorsa primavera il Covid non era presente in modo così preoccupante sul territorio tedesco: la situazione peggiore era in Italia. Ora, che lo stiamo vivendo anche qui sulla nostra pelle dilaga da una parte la preoccupazione, dall’altra la contrarietà da parte di una fetta di popolazione a rinunciare ai festeggiamenti tradizionali”.
Natale in rete
E se si vuole rispettare il detto “Pasqua con chi vuoi, Natale con i tuoi”, con una pandemia in corso bisogna necessariamente sapersi ingegnare. “Noi ci siamo messi in auto quarantena così da poter trascorrere il Natale in sicurezza con i miei suoceri, che abitano poco distanti da noi – precisa Selmo – Il giorno di Natale poi dolce e caffè li prenderemo facendo una video chiamata con i miei genitori che si trovano in provincia di Varese”. I programmi di Chiara, invece, sono più articolati. “Nonostante in Germania la tradizione vuole che i regali di Natale si aprano il pomeriggio della vigilia, noi rimaniamo fedeli alle tradizioni italiane. Quindi, la mattina di Natale ci sveglieremo, apriremo i regali, pranzeremo e poi verso le due del pomeriggio prenderanno il via dei giochi di società, tramite la piattaforma Zoom, con i vari parenti sparsi per l’Italia. Stavo pensando di proporre a tutti Pictionary. I bambini, inoltre, canteranno per nonni e zii una canzoncina natalizia e trascorreremo il pomeriggio di Natale distanti ma vicini”.