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Covid 19

Lockdown per non vaccinati anche in Italia: Liguria, Emilia-Romagna e Bolzano ci pensano

La Provincia di Bolzano si è detta esplicitamente favorevole a un lockdown per i non vaccinati. Anche la Liguria apre all’ipotesi, mentre l’Emilia Romagna è “pronta a discuterne”.
A cura di Davide Falcioni
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Poco più di una settimana fa Franco Locatelli – coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità – aveva definito "non praticabile in Italia" l'ipotesi di imporre un lockdown solo ai non vaccinati, sulla falsariga di quanto deciso dal governo austriaco. "La praticabilità, sia in termini concreti e operativi sia per quel che riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali, è alquanto problematica, quindi non credo che sia una soluzione in questo momento proponibile nel nostro Paese. Ha magari un suo razionale medico, ma la misura non è considerabile", aveva dichiarato l'esperto intervenendo a ‘Mezz'ora in più', su Rai3. Nonostante la netta bocciatura da parte di Locatelli, tuttavia, negli ultimi giorni anche nel nostro paese stanno aumentando gli appelli affinché venga presa in considerazione l'ipoteso di riservare ai non vaccinati misure maggiormente restrittive, vietando loro una serie di attività che al momento sono consentite.

Bolzano: "Facciamo come in Austria"

Dopo l'aumento dei contagi degli ultimi giorni, ad esempio, il direttore dell’Azienda sanitaria della Provincia di Bolzano, Florian Zerzer, non ha dubbi sulla strategia che andrebbe adottata: "I dati non confortanti dell’Alto Adige sono la conseguenza di una copertura vaccinale non sufficiente. Fortunatamente all’aumento quotidiano dei positivi non corrisponde un incremento di ingressi in terapia intensiva. E questo grazie al vaccino che protegge non solo dalla malattia ma anche, e soprattutto, dalle conseguenze più gravi dell’infezione. La Provincia di Bolzano guarda con molto interesse alla soluzione adottata a pochi chilometri di distanza, oltre il confine di Brennero: in Austria vige infatti un lockdown molto severo, ma solo per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale".

Toti: "No vax accedano solo alle attività essenziali"

Anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, è favorevole a una differenziazione delle restrizioni tra vaccinati e non vaccinati. Intervistato da Corriere della Sera il governatore si è detto contrario a nuove chiusure che "farebbero danni gravissimi al Paese", chiedendo misure "di contenimento" per i non vaccinati. "Purtroppo è possibile che serva qualche altra forzatura. Ma non sulla libertà di spostamento: non possiamo permetterci chiusure e stop". "Chi si è vaccinato, proteggendo se stesso e la sua famiglia, ha diritto di vivere una vita normale. Chi no, con il tampone potrà solo accedere ad attività essenziali alla sopravvivenza: potrà lavorare, fare acquisti indispensabili (alimentari, farmaceutici) ma non frequentare luoghi dove mette a rischio la propria salute e anche quella altrui".

Bonaccini: "Pronto a discutere di un locksown all'austriaca"

L'ipotesi di un lockdown all'austriaca si fa largo anche in Emilia Romagna. Il presidente della regione Stefano Bonaccini ha dichiarato di essere pronto a discutere un provvedimento del genere: "Intanto – ha dichiarato il governatore a Mattino 5 – penso che la prima cosa da fare sia proseguire sulle vaccinazioni. L'Italia, che veniva un po' presa in giro all'inizio di quest'anno oggi è un esempio a livello internazionale per numero di vaccinati. Non so più cosa debba succedere per convincere le persone a vaccinarsi. Basta andare nei paesi dell'est dove la situazione è tragica".

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