Locatelli sulla vaccinazione ai bambini: “Il 7% dei contagiati può avere sindrome post-infezione”
"Vaccinare i figli rappresenta un atto d'amore nei loro confronti". Ha concluso così il suo intervento Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Cts nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna di vaccinazione per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Da domani, giovedì 16 dicembre, partiranno le inoculazioni in tutta Italia, con la collaborazione dei pediatri di famiglia. "Sfruttate questa opportunità, fatelo per loro, dimostrategli quanto bene gli volete conferendo loro il massimo della protezione possibile", ha aggiunto.
I numeri delle ospedalizzazioni tra i bambini
Locatelli ha sottolineato anche che "il 7% dei contagiati può avere sindrome post-infezione, più comunemente chiamata Mis-C", quindi i rischi che si corrono con l'infezione da Sars-CoV-2 sono molto maggiori di quelli che si corrono con la vaccinazione. "È importante che ci sia dialogo e comunicazione con le famiglie per mantenere il più possibile l'impronta di una interazione con il pediatra di famiglia che può fornire tutte le rassicurazioni alle mamme e ai papà". Nell'età pediatrica, "secondo le stime dell'Ecdc", ha continuato Locatelli, "ogni 10mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso".
I pediatri: "In Italia 250mila casi tra bimbi tra i 5 e gli 11 anni"
Anche la Sip, la Società italiana di Pediatria, si è detta a "favore del vaccino per questa fascia d'età. L'accogliamo con entusiasmo per una serie di motivi sanitari, psicologici e sociali". Secondo Annamaria Staiano, presidente Sip intervenuta nel corso della conferenza stampa, "c'è un significativo aumento dell'incidenza dei casi Covid in questa fascia d'età, circa 250 ogni 100mila abitanti. Possiamo dare alcuni numeri. Abbiamo avuto tra i 5 e gli 11 anni circa 250mila bimbi italiani infetti con 1450 ricoveri, 36 in terapia intensiva e 9 decessi che rappresentano cifre significative. Oltre ai problemi più strettamente medici ci sono tutti gli altri problemi, come la famosa sindrome Mis-c e il Long Covid, che bisogna fronteggiare. Ma pensiamo anche ad altri fattori da prevenire, come quelli psicologici: durante la pandemia abbiamo osservato un incremento dei casi di disordini psichiatrici nei bambini, dall'ansia a casi di autolesionismo a comportamenti compulsivi fino ai suicidi e tentati suicidi in età pediatrica. Sono forme di disagio sociale che va prevenuto. Vaccinare i bimbi significa permettere loro di svolgere una vita quotidiana normale, andare a scuola, non essere costretti a tornare in dad, che porta a riduzione dell'apprendimento scolastico come è stato dimostrato, o effettuare continuamente tamponi. I vantaggi rispetto ai rischi del vaccino sono elevatissimi".