Locatelli: “Da Pfizer e Moderna 62 milioni di dosi di vaccino, arriva luce dopo notte buia”
"Solo da Pfizer e Moderna arriveranno in Italia circa 62 milioni di dosi di vaccino, a cui bisognerà aggiungere le ulteriori dosi degli antidoti che saranno approvati nei prossimi mesi, da AstraZeneca a Curevac fino a Johnson & Johnson". Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico, che ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale in Italia appena iniziata nel corso della conferenza stampa al ministero della Salute sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.
"Questi giorni – ha sottolineato Locatelli – sono stati connotati dalla disponibilità del vaccino Pfizer. Abbiamo vaccinato circa 10mila persone e sono stati distribuiti ieri ulteriori 470mila dosi che permettono di cominciare in maniera concreta la vaccinazione delle categorie identificate come prioritarie. Oltre a queste, nelle successive settimane di gennaio vi saranno ogni settimana dalle 450 alle 490mila dosi, dato importante perché documenta la capacità del nostro Paese di dar corso alla più grande campagna vaccinale della storia. Leggere che il paese è in ritardo rispetto a altri del Vecchio Continente è ingeneroso e prematuro a-valutarsi dopo soli 4 giorni dalle prime dosi simboliche".
Parlando di numeri, Locatelli ha sottolineato che "l'Italia ha a disposizione per il primo vaccino approvato, quello di Pfizer, 27milioni e 370mila dosi. La negoziazione condotta a livello europeo ha portato alla disponibilità per l'Italia di 13 milioni dosi addizionali solo con Pfzier. Il 6 gennaio l'Ema renderà pubblica anche l'idoneità per il vaccino di Moderna. Se il giudizio sarà positivo, saranno disponibili altri 10 milioni di dosi con la piattaforma dell'Rna virale. Vi è anche possibilità di acquisire numero equivalente di dosi da parte di Moderna, arrivando così a 2 1milioni di dosi. In sintesi, sommando quello che abbiamo già a disposizione arriviamo a sfiorare i 62 milioni di dosi. Possiamo chiudere quest'anno accogliendo un raggio di sole dopo notte buia, profonda e dolorosa per le persone che hanno perso la vita e per l'impatto socio economico della pandemia. I numeri di oggi meritano sforzo ulteriore per ottenere un contenimento maggiore del contagio ma possiamo dare il messaggio motivazionale che quanto messo in campo e reso possibile dai cittadini italiani finora sta dando i loro frutti perché è evidente che la curva epidemica rimane sotto controllo".