Lo stato di emergenza Covid probabilmente finirà il 31 marzo, lo dice Sileri
Lo stato di emergenza per la pandemia da Covid potrebbe terminare il 31 marzo di quest'anno. Lo anticipa il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: "Probabile la fine dello stato di emergenza il 31 marzo". Da quel giorno, dunque, potrebbero essere tolte le misure di restrizioni oggi in vigore, e probabilmente ci sarà anche un rimodulazione del Green pass.
"Per la fine di marzo avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo. Forse andrebbe ripensato anche il green pass, in base all'andamento del virus, e anche il tipo di vaccinazione, che tra l'altro andrà rimodulata, fatta su persona", ha detto il sottosegretario alla Salute intervenendo a Metropolis, il podcast con video di Repubblica.it.
"Quindi chiarisce che "la scadenza dello stato di emergenza, abbandoneremo tante delle attuali restrizioni" adottate per frenare i casi di Covid-19.
"La circolazione del virus sarà più limitata, pian piano toglieremo le mascherine prima all'aperto e successivamente al chiuso e andrà poi rimodulato il Green Pass e la campagna vaccinale, sulla base della reale esigenza sanitaria
Dopo il 31 marzo "credo che sarà difficile dover prorogare lo stato di emergenza", ha detto Sileri.
"Siamo nella fase di transizione da pandemia a endemia – spiega il il sottosegretario alla Salute -. La Omicron è una variante che corre di più, meno aggressiva su una popolazione largamente vaccinata. Con Delta, a parità di contagio, i morti sarebbero stati 10 volte tanto".
Green Pass in vigore fino a quando? "Lo si deciderà in base all'andamento del virus", chiosa il membro del governo.
"Se sei positivo, asintomatico, tri-vaccinato hai la possibilità di fare qualunque cosa, questo dovrebbe essere il ritorno alla normalità" aggiunge Sileri. "Amadeus ha detto una cosa: ‘Se io
prendo il Covid non esiste un piano B'. In realtà, essere positivi non significa essere malati" chiarisce. E poi aggiunge: "Se hai fatto il booster e non hai sintomi di nessun tipo dovresti arrivare al punto in cui puoi fare le tue normali attività. Il pensiero non dev'essere positivo uguale malato, a fare la differenza è la presenza o meno di sintomi".