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Guerra in Ucraina

Lo spettro dell’Invasione russa in Ucraina, addestrati bimbi e anziani: “Aspettiamo gli invasori”

Si moltiplicano i corsi di addestramento militare per civili in varie città dell’Ucraina su cui incombe la paura di una possibile invasione della Russia.
A cura di Antonio Palma
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Signore di una certa età, padri di famiglia ormai fuori tempo massimo per arruolarsi nell’esercito ma anche giovani e persino bambini che faticherebbero a portare una pistola in mano, si può trovare di tutto ai corsi di addestramento militare organizzati ormai più volte a settimana in varie città dell’Ucraina su cui incombe la paura di una possibile invasione dei russi. Da settimane infatti in diverse città del Paese gruppi di volontari tra ex elementi dell’esercito e delle forze dell’ordine spiegano i primi rudimenti delle armi a chi ne è completamente privo ma danno anche lezioni di tiro e tattiche di guerriglia a chi invece già sa tenere un fucile in mano.

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Scene del genere si sono viste ad esempio nei boschi fuori Kiev, tra la neve e spesso a temperature sotto lo zero, o alla periferia di Leopoli, ma uno dei luoghi simboli è diventata la città di Mariupol, uno dei centri più a rischio in caso di invasione russa perché nella regione di Donetsk, la porzione di territorio nell'Ucraina orientale già in larga parte in mano ai ribelli filorussi, e perché porto strategico nel Mar Nero, davanti alla Crimea. Mentre le intelligence di Usa e ucraina avvertono che un'invasione russa dell'Ucraina potrebbe essere sempre più imminente e quasi tutti gli stati stanno evacuando il loro personale dalle ambasciate e dalle sedi diplomatiche, in molte città ucraine monta la rabbia antirussa con manifestazioni di piazza anti Putin ma in alcuni casi anche con intere famiglie che partecipano agli addestramenti militari dei civili.

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“Sono una persona pacifica ma quando arriveranno gli invasori resisterò e sarò una furia” ha spiegato alla Bbc una delle donne che ha preso parte a uno dei corsi, la 78enne Valentina Konstantinovsk, esprimendo il sentimento di molti altri suoi connazionali. "Non voglio perdere il mio paese, la mia città" spiega un'altra civile armata. Molti non credono che l’invasione russa avverrà sul serio ma altri pensano che sia meglio prepararsi. Il sabato e la domenica, così, gruppetti di persone arrivano nei punti indicati, una sorta di poligoni improvvisati, spesso fuori città o in capannoni abbandonati, per l'addestramento.

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Protagonisti in questo senso sono i membri forze private paramilitari sostenute e appoggiata dal governo di Kiev. Si va dall'Unità delle forze speciali Azov della Guardia nazionale ucraina, al Battaglione Dniepr passando per la Legione Ucraina. La loro intenzione è di creare dei gruppi di difesa territoriale che possano svolgere azione di guerriglia in caso di attacco. Così si vede la 78enne Valentina sdraiata a terra che impugna un vecchio fucile automatico al fianco di studentesse e madri di famiglia ma anche un bimbo portato dai genitori che tenta di infilare i proiettili nel caricatore e altri che imbracciano un Kalashnikov più grande di loro. Secondo alcuni sondaggi, il 24 per cento della popolazione ucraina è deciso a imbracciare un’arma in caso di invasione.

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