Lo sfogo della mamma di Pamela Mastropietro contro Oseghale: “Disumano che non ti sia ancora pentito”
"È disumano e terrificante tutto quello che tu e i tuoi amici avete fatto a mia figlia. È disumano il fatto che tu ancora non sia veramente pentito”, sono le durissime parole della mamma di Pamela Mastropietro contro Innocent Oseghale, il 35enne condannato all'ergastolo per aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana il cui cadavere fu ritrovato in due trolley a Macerata la sera del 30 gennaio 2018.
Una dichiarazione affidata a una lettera pubblica inviata all’agenzia Adnkronos per rispondere alla missiva che lo stesso detenuto aveva scritto nei giorni scorsi parlando di pregiudizi personali dovuti al colore della sua pelle. “Basta nasconderti dietro a questa scusa, non parlare di razzismo con noi. Parli di fede, del cammino cristiano che hai intrapreso. Non immagini neanche cosa sia la fede. Per tutto quello che hai fatto a Pamela, la mia Pamela, escludo che tu pregassi Dio. A me la fede sta aiutando a sopportare questo dolore immane che tu hai provocato” scrive ancora Alessandra Verni nella lunghissima lettera.
Una missiva che appare quasi uno sfogo in cui ripercorre il dolore di una mamma che vede la figlia ridotta in quel modo e non sa darci una spiegazione. Una lettera infatti che è riempita di tanti perché rivolti a Oseghale: “Perché tutto questo? Perché? Mia figlia la avete lavata con la candeggina, messa in due trolley abbandonati sul ciglio di una strada. Perché? Perché? Perché? Pensa se fosse stata tua figlia. Come ti saresti sentito, cosa avresti fatto?".
"Per tutto quello che hai fatto a Pamela, io non ti credo. Scrivi, ancora, che le ricostruzioni del processo non hanno tenuto conto delle tante prove a tua discolpa. Di quali prove parli? Mi sembra che qui chi sta pagando e si farà veramente l'ergastolo sono io. Non mi fai pena" prosegue la mamma di Pamela, aggiungendo: “Come a voler infierire scrivi di condividere con me lo stesso dolore. Non ti permettere. Il mio dolore lo hai causato tu. Io ho ancora la speranza di riabbracciare in paradiso mia figlia e sappi che se un giorno si dovessero presentare alla mia porta i tuoi figli, io li abbraccerò, perché anche a loro tu hai distrutto il cuore”. “Quello che tu hai fatto supera ogni livello umano di sopportazione e di dolore. Io non ti perdono. Tu continui a negare l'evidenza” conclude Alessandra Verni.