Lo chef di AstroSamantha: “Cucino per aumentare la felicità degli astronauti nello spazio”
Anche i viaggi oltre i confini della terra hanno bisogno di scorte di cibo e acqua: le cosiddette vivande che nei secoli hanno accompagnato generazioni e generazioni di esploratori. Ma cosa mangiano i viaggiatori dell spazio? Fanpage.it ha intervista Stefano Polato, uno chef e consulente nutrizionale padovano, che da anni è diventato il cuoco spaziale dell'astronauta dei record Samantha Cristoforetti.
Nell'ultima missione spaziale Minerva a cui ha partecipato anche AstroSamantha, le prelibatezze di Stefano Polato, create assieme all'Ing. Sara Rocci Denis di Eat Freedom, hanno fluttuato all'interno della Stazione Spaziale Internazionale: "Fare il cuoco per gli astronauti è difficile, si devono tenere conto di moltissime cose. Volatilità del cibo, valore nutrizionale, gusto, preferenze dell'astronauta. Insomma, una vera sfida spaziale".
"Quest'anno, i miei piatti sono stati spediti attraverso due cargo distinti presso la Stazione Spaziale Internazionale in orbita sulla terra", spiega Stefano Polato, "creo alcuni preparati ad AstroSamantha, concordati prima della missione, dei piccoli booster psicologici per far tornare l'astronauta sulla terra per qualche istante".
Stefano Polato infatti, rigoroso e attento nel seguire le regole che gli fornisce la Nasa e l'Esa, sul come devono essere pensati e strutturati i piatti da spedire nello spazio, cerca di realizzare delle pietanze di comune accordo con lo stesso astronauta, per portare "in orbita quelli che in un certo qual modo sono i piatti preferiti, in modo tale da aumentare i livelli di serotonina e felicità durante l'intera durata della missione".
In questi termini, "si pensi al tiramisù di Luca Parmitano", spiega Stefano Polato, "ecco, quello era una vera e propria coccola che permetteva all'astronauta di accedere di tanto in tanto a un prodotto che lo portava immediatamente, con il pensiero, a casa sulla terra".
Stefano Polato infatti, oltre a seguire Samantha Cristoforetti, durante la sua intensa carriera, ha pure avuto modo di rifornire con i suoi piatti anche gli astronauti Nespoli e Parmitato. "La pietanza più strana, ma altrettanto efficace ed efficiente che ho realizzato per lo spazio, è stata una barretta spezza fame a base di farina di grillo", ci racconta lo chef degli astronauti.