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Livorno, esplosione al porto: morti Lorenzo e Nunzio, due operai al lavoro sulle cisterne

Le vittime avevano 25 e 52 anni, dopo la deflagrazione la zona nel deposito di oli combustibili è stata completamente evacuata. La Procura ipotizza il reato di disastro colposo.
A cura di Biagio Chiariello
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Grave incidente nel pomeriggio di mercoledì nel porto industriale di Livorno, in via Orlando. una improvvisa esplosione ha distrutto un serbatoio investendo alcuni operai che erano al lavoro e provocando la morte di due di loro. Sul posto sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco e le ambulanze del 118 per soccorrere gli operai. Per due di loro però non c'è stato nulla da fare, ferito gravemente un terzo collega. Secondo quanto accertato, uno dei due operai è stato investito completamente dall'esplosione ed è morto sul colpo, l'altro era ancora in vita quando sono arrivati i soccorritori che hanno tentato una disperata rianimazione prima di arrendersi.

Le vittime sono il 52enne Nunzio Viola e il 25enne Lorenzo Mazzoni, dipendenti della Labromare, una ditta specializzata nell’antinquinamento ma anche nello svuotamento di serbatoi di carburante. I due operai uccisi dalla deflagrazione infatti stavano facendo manutenzione all’esterno del serbatoio che avevano svuotato. Quest'ultima circostanza ha evitato che si sviluppate un incendio che poteva avere conseguenze ancora più drammatiche. Il serbatoio interessato dallo scoppio, che si trova all'interno del deposito costiero della società Neri, infatti è il numero 62 e conteneva acetato di metile. Dopo l'esplosione si è inclinato, come si vede anche dalle immagini diffuse dai pompieri. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto i due operai essere sbalzati per decine di metri dall’esplosione. La violenza dell'esplosione infatti ha prodotto un forte spostamento d'aria che ha investito anche altri lavoratori fortunatamente  sena conseguenze

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Dopo l'allarme, la zona nel deposito di oli combustibili è stata completamente evacuata e messa in sicurezza dai vigili del fuoco. a provocare l'esplosione probabilmente una sacca di gas che si è formata dopo lo svuotamento del carburante. Ad accertarlo però saranno le indagini disposte dalla Procura di Livorno.  I pm infatti hanno aperto un fascicolo relativo all'esplosione ipotizzando al momento il reato di disastro colposo, per ora a carico di ignoti.  "Siamo di fronte a una tragedia immane. Tocca contare l'ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Perché tutto questo è inaccettabile" ha detto il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, continuando: "In questo momento   la rabbia è più forte del dolore. Ma quanto ancora deve allungarsi l'elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa?. A tutti i lavoratori, in particolare a quelli che operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose e, soprattutto, immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità".

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