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Lite tra automobilisti a Sirolo, poi scende e uccide un ragazzo di 23 anni a colpi di fiocina

È successo a Sirolo, in provincia di Ancona, dove dopo una lite in auto per futili motivi, un uomo avrebbe ucciso un ragazzo di 23 anni a colpi di fiocina.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Immagine di archivio
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Prima la lite in strada, poi l'omicidio a colpi di fiocina. Un giovane di 23 anni è stato ucciso a Sirolo, provincia di Ancona, in via Cilea, in mezzo alla gente. Una piccola cittadina balneare, teatro di un diverbio tra alcuni automobilisti finito in tragedia. Le prime ricostruzioni parlavano di una mancata precedenza, ma la lite sarebbe scaturita per la velocità, ritenuta troppo bassa. Poi la discussione si è fatta più violenta, tanto che un uomo è sceso dalla sua automobile, ha estratto un fucile da sub e ha aggredito il giovane alla guida dell'altro veicolo. Il ragazzo, che secondo quanto si apprende aveva 23 anni, è morto davanti a un suo amico, che si trovava in auto con lui. Dopo aver ucciso il giovane a colpi di fiocina, l'aggressore si è dato alla fuga ed è stato arrestato in serata.

I carabinieri, che stanno indagando sull'omicidio, hanno spiegato la dinamica della lite, che lascia ancora più attoniti considerando l'epilogo. L'aggressore – l'uomo che ha sparato con la fiocina uccidendo il giovane – avrebbe avuto da ridire sulla velocità, troppo bassa, tenuta dal veicolo che lo precedeva. Sceso dalla polo bianca, l'uomo avrebbe aggredito fisicamente il padre di famiglia alla guida dell'auto. A quel punto è sopraggiunta una terza vettura, quella dei due ragazzi. Il giovane 23enne – operaio di origine albanese, a quanto si apprende – sarebbe intervenuto immediatamente per sedare la rissa. Ma una volta divisi, l'uomo, non contento, è tornato alla sua auto, ha estratto l'arma e ucciso il giovane con un colpo di fiocina in pieno petto.

Dopo aver sparato, l'uomo sarebbe risalito in auto e si sarebbe dato alla fuga, riuscendo a far perdere – almeno per qualche ora – le proprie tracce. I carabinieri hanno organizzato posti di blocco in tutta la provincia, e le ricerche della polo bianca dell'aggressore sono proseguite fino a sera. Poi l'arresto. L'uomo è stato portato in caserma dove sarà interrogato dal pm.

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