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Liti e polemiche ad Alghero, i nudisti “sconfinano” dalla spiaggia naturista: “Bagnanti increduli”

Le polemiche sollevate da alcuni proprietari di un condominio nella pineta Mugoni: si sono rivolti all’amministrazione comunale lamentando il continuo via vai di bagnanti nudi sul litorale “alla presenza di bambini che rimangono esterrefatti”.
A cura di Susanna Picone
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In Sardegna è al centro delle polemiche la spiaggia sulla Baia di Porto Conte, a pochi passi dalla spiaggia di Mugoni, ad Alghero. Il perché? Risulta sempre più difficile la convivenza tra gli avventori della spiaggia naturista e gli altri bagnanti perché i primi, a quanto pare, “sconfinano” dalla loro zona.

E in particolare in una lettera rivolta all'amministrazione comunale, alcuni proprietari di un condominio nella pineta Mugoni hanno voluto segnalare il continuo via vai di bagnanti nudi sul litorale. "Usualmente i naturisti passeggiano nudi lungo tutto l’arenile sconfinando i limiti della concessione, dove nelle immediate vicinanze sono presenti famiglie con minori che assistono esterrefatti alla illecita esibizione delle pudenda di questi signori – è quanto si legge nella lettera -. Alla richiesta dei capifamiglia di evitare il passaggio in aree non consentite e di attenersi ai limiti concessi, i naturisti rispondono prepotentemente fregandosene e continuando a passeggiare tra i bagnanti increduli e soprattutto alla presenza di bambini che rimangono esterrefatti".

A quanto pare il problema principale è la segnaletica carente: i due tratti di spiaggia sarebbero separati soltanto da alcuni cartelli provvisori. Al quotidiano La Nuova Sardegna il rappresentante della nuova associazione nazionale “Nudiverso” ha spiegato che la situazione è complicata perché attendono la cartellonistica ufficiale, della quale si devono occupare il Comune e il Parco di Porto Conte.

E ha aggiunto che come volontari hanno posizionato dei segnali provvisori che indicano i limiti entro i quali i naturisti devono stare ma che spesso questi cartelli sono stati gettati via. “Abbiamo chiesto un incontro con Comune e Parco per valutare la possibilità di creare un qualcosa che separi le due spiagge che sia più di un semplice cartello”, ha concluso.

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