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“L’Italia sta scomparendo”: Elon Musk commenta così i dati Istat

Il patron di Tesla e di Twitter Elon Musk replica su Twitter a un utente che sottolineava come l’Istat abbia dato conto di una natalità al minimo storico e di una mortalità elevata in Italia.
A cura di Susanna Picone
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Elon Musk parla d’Italia su Twitter rispondendo a un messaggio di un utente che aveva ricordato il calo di nascite evidenziato oggi dai dati Istat. E parla dell’Italia scrivendo che “sta scomparendo”.

Il tweet di Musk fa riferimento a un messaggio di Andrea Stroppa, esperto di sicurezza informatica, che aveva scritto che "la natalità in Italia è ai minimi storici e la mortalità resta alta", osservando poi che "la situazione sta peggiorando", nel senso che "stiamo andando a tutta velocità verso il declino e il potenziale dimezzamento della popolazione italiana".

Non è la prima volta che il patron di Tesla e Twitter risponde a questo utente: lo aveva fatto anche lo scorso anno, sempre sul tema dell'andamento demografico, spiegando come "il collasso della popolazione è la maggiore minaccia alla civilizzazione".

E anche la leader di Fratelli Italia attualmente presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva commentato spiegando che "continuando così avremo una società senza figli, che crollerà, ma è positivo che una persona visibile come Elon Musk ne parli".

Nel 2022 la natalità nel nostro Paese ha raggiunto il suo minimo storico. Per la prima volta dall'unità di Italia le nascite sono state al di sotto della soglia di 400mila. Al tempo stesso la mortalità ha continuato a mantenersi elevata: i decessi sono stati 713mila, 320mila più delle nascite.

Ogni 1000 abitanti si sono registrati 7 neonati e 12 morti. A segnalare il nuovo record negativo delle nascite è l'ultimo report dell'Istat sugli indicatori demografici.

Rispetto al 2018, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati. La regione con la fecondità più alta è il Trentino-Alto Adige con un valore pari a 1,51 figli per donna, seguita da Sicilia e Campania, che registrano comunque valori molto più bassi, rispettivamente 1,35 e 1,33.

Fanalino di coda la Sardegna che, con un valore di 0,95, è per il terzo anno l'unica regione con una fecondità al di sotto dell'unità.

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