L’Italia prima in Europa per numero di morti Covid: “Oltre 29mila da settembre, sconcertante”
L'Italia è il primo paese in Europa per numero di morti Covid. Lo riporta l'Afp, che sottolinea come il triste record, ben 64.036 decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria, sia stato raggiunto dal nostro Paese dopo il sorpasso sul Regno Unito, le cui autorità sanitarie al momento dichiarano 64.026 decessi (+519 nella giornata di oggi), sebbene nel computo totale i certificati di morte sui quali compare l'attestazione di positività siano 73.125. A livello globale, l'Italia è superata solamente da Stati Uniti (296.105), Brasile (180.437), India (142.628) e Messico (113.019), piazzandosi dunque al quinto posto del triste elenco, prima tra i paesi del Vecchio Continente.
Cifre, quelle nostrane, che sono state definite sconcertanti in un servizio dell'emittente americana Abc News. "L'Italia – è quanto riportato – potrebbe presto reclamare un record che nessuno vuole, il maggior numero di morti da coronavirus in Europa, dopo che il sistema sanitario ancora una volta non è riuscito a proteggere gli anziani e le autorità di governo hanno tardato nell'imporre nuove restrizioni. Dal 1 settembre ha contato 29mila vittime. Non doveva accadere – ha continuato il servizio -. L'Italia è stata il primo Paese occidentale ad essere travolto dal Covid-19 e, dopo aver sofferto un'impennata di decessi in primavera, aveva portato l'infezione sotto controllo ma non ha usato quel vantaggio". E le previsioni sono tutt'altro che rosee.
Nei giorni scorsi era stato Andrea Crisanti, professore di microbiologia dell'Università di Padova, a lanciare l'allarme in vista di una terza ondata della pandemia dopo le feste di Natale. "Prima che il vaccino abbia effetto – ha spiegato – passeranno mesi, ci attende un inverno preoccupante. L'Italia alla fine della prossima settimana sarà il paese con più morti in Europa, non è qualcosa di cui essere orgogliosi. Natale, con scuole chiuse e fabbriche a ritmo ridotto, va sfruttato per ridurre i contagi. La terza ondata è una certezza in questa situazione, non c'è bisogno di previsioni".