Listeria e salmonella nel salame, scatta l’allerta alimentare del Ministero: “Non mangiatelo”
Presenza di listeria e di salmonella nel salame. È duplice il motivo che ha portato il Ministero della Salute a diramare una nuova allerta alimentare sul proprio sito web. Nello specifico il prodotto in questione è il salame nostrano (con e senza aglio) del salumificio Trentin di Cerea, in provincia di Verona.
Il richiamo riguarda i prodotti venduti in formati da 600 grammi e contrassegnati dal lotto numero 4/37 con varie date di scadenza: 5 dicembre 2024, 7 dicembre 2024, 8 dicembre 2024, 10 dicembre 2024, 11 dicembre 2024, 12 dicembre 2024, 14 dicembre 2024, 17 dicembre 2024, 18 dicembre 2024, 19 dicembre 2024, 21 dicembre 2024, 24 dicembre 2024, 25 dicembre 2024 e 27 dicembre 2024.
Come riporta il comunicato, in una unità campionaria sono state rilevate tracce di Salmonella s. Brandenburg e in un'altra di Listeria Monocytogenes tramite metodica microbiologica. Nelle avvertenze, "si raccomanda di non consumare i salumi con lotto sopra indicato. I consumatori in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d'acquisto".
Non si tratta chiaramente dell'unica allerta alimentare di cui diamo notizia nell'ultimo periodo. Qualche giorno abbiamo scritto del richiamo di un lotto di beef masala per presenza di pesticidi, poi il Ministero della Salute ha pubblicato tre avvisi per tre lotti di Hamburger Fileni Bio per possibile rischio microbiologico con presenza di salmonella. Mentre qualche settimana fa è stato il turno di svariate confezioni di polpette vegetali e bio a causa di un rischio chimico per presenza di alcaloidi oltre i limiti di legge.
Stesso motivo per il richiamo di una quindicina di giorni fa che aveva interessato due lotti di crauti conditi biologici a marchio Azienda agricola Gelmini e quello della salsiccia di Luganega stagionata a marchio Meggio dal 1962 per possibile presenza di salomonella.