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Covid 19

L’Iss: “In Italia indice di trasmissione del contagio risale a 1.01, sei regioni oltre il limite”

Secondo il monitoraggio effettuato dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità, il numero dei casi di Coronavirus rispetto alla scorsa settimana è più o meno stabile ma risale leggermente l’indice di trasmissione del contagio (Rt) che a livello nazionale si ferma a quota 1.01. Sei le regioni che hanno superato il livello di guardia: si tratta di Veneto, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna.
A cura di Ida Artiaco
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In Italia la situazione Coronavirus è sostanzialmente stazionaria anche se si registra un leggero aumento dei casi positivi e dell'indice di trasmissibilità del contagio, il famoso Rt, che a livello nazionale è ora pari a 1.01. Lo ha reso noto l'Istituto superiore di Sanità nel monitoraggio effettuato insieme al Ministero della Salute nella settimana compresa tra il 6 e il 12 luglio. In almeno sei regioni il tasso di contagiosità di Sars-CoV-2 ha superato il livello di guardia, che è appunto 1: si tratta di Veneto, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna.

Lieve aumento dei casi di Coronavirus a livello nazionale

"Il quadro generale – emerge dal monitoraggio – della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da Covid-19 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 29/6-12/7) di 4.6 per 100 000 abitanti (in lieve aumento). A livello nazionale, si osserva un lieve aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale = 1.01, sebbene sia inferiore ad 1 nel suo intervallo di confidenza minore. Questo indica che la trasmissione nel nostro paese è stata sostanzialmente stazionaria nelle scorse settimane". Per Gianni Rezza, capo dipartimento Prevenzione del ministero della Salute "il numero dei casi rispetto alla scorsa settimana è più o meno stabile. L’Rt è 1,01, con intervalli di confidenza che vanno da poco sopra a poco sotto l’unità. Questo è dovuto alla presenza di focolai di dimensioni più o meno rilevanti, spesso dovuti a casi importati dall’estero: ne consegue la necessità di continuare con comportamenti ispirati alla prudenza. La sanità pubblica deve intervenire prontamente per intercettarli e contenerli rapidamente".

I valori Rt regione per regione

Sotto osservazione da parte degli esperti soprattutto sei regioni in cui l'indice di trasmissione del virus ha superato il livello di allerta. Ecco, di seguito, l'elenco regione per regione con i valori relativi:

  • Abruzzo: Rt 0.21
  • Basilicata: Rt 0.02
  • Calabria: Rt 0.13
  • Campania: Rt 0.93
  • Emilia Romagna: Rt 1.06
  • Friuli-Venezia Giulia: Rt 0.77
  • Lazio: Rt 1.23
  • Liguria: Rt 0.78
  • Lombardia: Rt 1.14
  • Marche: Rt 0.63
  • Molise: Rt 0.05
  • Piemonte: Rt 1.06
  • Bolzano: Rt 0.14
  • Trento: Rt 0.25
  • Puglia: Rt 0.07
  • Umbria: Rt 0.39
  • Sardegna: Rt 0.32
  • Sicilia: Rt 0.43
  • Toscana: Rt 1.24
  • Valle d’Aosta: Rt 0.19
  • Veneto: Rt 1.61

Rischio forte rialzo dei casi: "Rispettare le misure"

Alla luce dei nuovi dati, aggiungono Ministero e Iss, è "essenziale mantenere elevata l'attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracking-tracing in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai. In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad una inversione di tendenza con aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale".

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