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L’indice Rt nazionale cala a 0,86, giù anche l’incidenza: meno di cento casi ogni 100mila abitanti

Dalla cabina di regia emergono i primi dati del monitoraggio Iss di questa settimana: l’indice Rt cala leggermente dopo tre settimane di crescita, passando da 0,89 a 0,86. Cala anche l’incidenza a livello nazionale con 96 casi ogni 100mila abitanti contro i 123 della scorsa settimana. Nessuna Regione è a rischio alto, solo quattro a rischio moderato. Molise e Umbria hanno l’Rt superiore a 1.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'indice Rt, che preoccupa tanto le Regioni in questi giorni, è tornato a calare, dopo tre settimane in cui continuava a crescere. Una piccola flessione, che però segnala una chiara inversione di tendenza. Secondo quanto emerge dalla cabina di regia tra ministero della Salute e Regioni, per la valutazione dei dati elaborati nel monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, l'indice Rt a livello nazionale è sceso dallo 0,89 registrato la scorsa settimana a 0,86. Il lieve calo dell'indice di trasmissibilità è accompagnato dal calo, qui più netto, dell'incidenza settimanale a livello nazionale: si passa dai 123 casi ogni 100mila abitanti della scorsa settimana ai 96 dell'ultima.

Monitoraggio Iss, nessuna Regione a rischio alto

Anche questa settimana nessuna Regione è stata classificata a rischio alto dal monitoraggio dell'Iss (è la terza consecutiva). Sono quattro le Regioni che hanno invece un rischio moderato, ma nessuna di queste ha alta probabilità di un rischio di progressione. Si tratta di Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria. Nessuna di loro, però, dovrebbe finire in zona arancione, perché l'indice Rt puntuale è comunque sotto al livello 1. Tutte le altre Regioni e Province autonome hanno invece rischio basso. Secondo quanto emerge dalla cabina di regia sarebbero due le Regioni con Rt superiore a 1 – Molise a 1,08 e Umbria a 1,03 – ma il limite inferiore (che è quello che viene considerato per un eventuale cambio di zona) è comunque al di sotto dell'1.

L'indice Rt Regione per Regione: chi supera quota 1

L'indice Rt medio è inferiore a uno in 17 Regioni e nelle due Province autonome, ma in ogni caso il livello inferiore della fascia in cui viene considerato l'indice di trasmissibilità è ovunque inferiore alla cifra intera. Ecco la lista:

  • Abruzzo 0,95 (0,88 – 1,03)
  • Basilicata 0,97 (0,82-1,15)
  • Calabria 0,94 (0,86 – 1,03)
  • Campania 0,82 (0,8 – 0,84)
  • Emilia Romagna 0,93 (0,89 – 0,96)
  • Friuli Venezia Giulia 0,72 (0,67 – 0,77)
  • Lazio 0,88 (0,85 – 0,91)
  • Liguria 0,85 (0,8 – 0,9)
  • Lombardia 0,86 0,84 – 0,88)
  • Marche 0,95 (0,85 – 1,05)
  • Molise 1,08 (0,68 – 1,56)
  • Piemonte 0,93 (0,89 – 0,96)
  • Provincia autonoma di Bolzano 0,8 (0,7 – 0,9)
  • Provincia autonoma di Trento 0,92 (0,82 – 1,04)
  • Puglia 0,92 (0,88 – 0,95)
  • Sardegna 0,7 (0,65 – 0,75)
  • Sicilia 0,83 (0,8 – 0,86)
  • Toscana 0,89 (0,86 – 0,92)
  • Umbria 1,03 (0,94 – 1,12)
  • Valle d'Aosta 0,98 (0,87 – 1,1)
  • Veneto 0,88 (0,85 – 0,92)
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Quali saranno i colori delle Regioni la prossima settimana

Sulla base dei dati che stanno uscendo dalla cabina di regia, dovrebbe essere confermata la previsione che vede quasi tutta l'Italia in zona gialla da lunedì prossimo. Il ministro Speranza firmerà delle ordinanze nel pomeriggio in base ai dati del monitoraggio dell'Iss, in cui dovrebbe decidere lo spostamento di Sardegna e Sicilia dalla zona arancione alla zona gialla. L'unica Regione che dovrebbe rimanere in arancione è la Valle d'Aosta. Tutte le altre, invece, sarebbero confermate per un'altra settimana in zona gialla. Nelle prossime ore arriverà la conferma del ministro della Salute.

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